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Quando l'attacco di emicrania ha cause nell'alimentazioneAnche l'alimentazione è fondamentale per chi soffre di emicrania. Vi sono infatti alcuni cibi che sono sconsigliati a chi soffre di emicrania. Gli attacchi di mal di testa sono insopportabili per chi li vive con una frequenza assidua. Spesso non vi sono delle diagnosi corrette e tanto meno, di conseguenza, delle terapie indicate e mirate a risolvere il problema. Vediamo cosa è l'emicrania e come si determina, quali le terapie e i consigli di approfondimento segnalati da Medicina e Benessere
Prima di addentrarci nel discorso sull'emicrania, trattandone la condizione, i sintomi, le terapie, vediamo come l'alimentazione incide sulla comparsa del disturbo che in alcuni casi è strettamente legato al nostro stile alimentare. Alcuni dei cibi controindicati: Bevande alcoliche; caffè se assunto in dosi eccessive; salumi e insaccati; formaggi; cioccolato; cibi preconfezionati; cibi conditi con glutammato di sodio; frutti (fichi, avocado, fragole, susine, frutta secca); fagioli, crauti. Cibi consigliati: Carne; verdure fresche; latte; yogurt; pane; zucchero; pesce; cereali; peperoncino; caffè se nelle dosi limitate. Che cosa è l'emicrania e come si manifesta? L'emicrania inizia solitamente dopo l'età adolescenziale, nella fase post sviluppo e si manifesta in modo più incidente tra i 35 e i 45 anni. L'emicrania può avere un'origine ereditaria nella comparsa dei sintomi legati a delle cause esterne che si manifestano come scatenanti la crisi. L'emicrania è caratterizzata da alterazioni transitorie del funzionamento delle cellule nervose. Le basi neurofisiologiche dell'emicrania sono ancora oggi poco conosciute; sono comunque coinvolti neurotrasmettitori come la serotonina e proteine della membrana neuronale come la cosiddetta pompa del sodio e del potassio e altri canali ionici della membrana cellulare. Distinguiamo tra tre diversi tipi di emicrania: Emicrania con o senza aura: è una forma ciclica, acuta, che dura da poche ore a qualche giorno. Il dolore è intenso, costante, crescente; inizia toccando un lato della testa fino a diffondersi alla fronte e sulle tempie. Cefalea tensiva: è la forma più diffusa causata dalla contrazione di muscoli del collo e delle spalle. Può ricorrere in modo episodico o cronico. Il dolore riguarda la parte posteriore, media o inferiore del cranio. Cefalea a grappolo: forma rara ma molto dolorosa. Le crisi avvengono ad intervalli ravvicinati, il dolore è molto intenso. Si concentra nelle zone dell'occhio e dello zigomo.
I fattori scatenanti L' attacco emicranico ha delle cause scatenanti: ormoni estrogeni, nel periodo delle mestruazioni oppure se somministrati come anticoncezionali o come terapia sostitutiva dopo la menopausa; alcoolici; alimentazione: formaggi stagionati, cioccolato e noci; rilassamento dopo stress sostenuto; rilassamento dopo sforzi fisici sostenuti; digiuno; intolleranza al glutine. Il fumo, anche di poche sigarette, oppure il fumo passivo è invece un importante fattore scatenante in chi è predisposto ad avere emicrania.
Le crisi di emicrania possono essere anticipati sintomi: cambiamenti dell'umore (euforia, iperattività, irritabilità), aumento dell'appetito in particolare per i dolci, o sete. Vi sono poi disturbi visivi (oscuramento di un campo visivo, linee scintillanti) o disturbi della sensibilità con formicolii; raramente possono manifestarsi sintomi neurologici più importanti, come difficoltà del linguaggio, debolezza muscolare, vertigini e difficoltà della coordinazione motoria (sintomi neurologici focali si manifestano in particolare nella cosidetta emicrania basilare e sono causati da un interessamento del tronco cerebrale irrorato dall'arteria basilare). Il dolore è pulsante e spesso (ma non sempre) localizzato in un lato della testa ('emi-crania'), è aggravato da attività fisica e accompagnato da un senso di stanchezza, ipersensibilità alla luce e ai rumori, nausea e vomito. Non raramente il dolore è cervicale (la maggior parte delle cosiddette 'cervicali' episodiche sono in realtà crisi di emicrania acuta con una localizzazione cervicale del dolore). La diagnosi dell' emicrania comporta un'analisi precisa che possa escludere altre forme di cefalea: cefalea muscolo-tensiva, la cefalea a grappolo e la nevralgia del trigemino per intervenire con delle terapie specifiche: e altre cause di cefalea acuta: emorragie cerebrali o subaracnoidali, trombosi dei seni venosi cerebrali. Terapie e trattamenti I farmaci: analgesici e antinfiammatori classici che calmano il dolore. Acido acetilsalicilico (Aspirina), paracetamolo, ibuprofene, diclofenac; ergotaminici, che causano il restringimento dei vasi cerebrali dilatati: ergotamina, diidroergotamina; triptani, che agiscono sui recettori della serotonina: almotriptan, eletriptan, frovatriptan, naratriptan, rizatriptan, sumatriptan, zolmitriptan. E' importante testare l'efficacia dei farmaci. Per un approfondimento dettagliato sui trattamenti http://www.neurologia.it/emicrania/emicrania_info.html |