Sei in Alimentazione » News » Celiachia: analisi del sangue consente diagnosi precoce?
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Sviluppato un metodo diagnostico che consente di prevedere con largo anticipo l’insorgenza della malattia in pazienti geneticamente predisposti
Una ricerca condotta dall’Istituto Gaslini di Genova ha messo a punto un nuovo test che permetterebbe di effettuare in soggetti geneticamente predisposti una diagnosi precoce della celiachia, anche in assenza di sintomi evidenti.
Un precedente studio effettuato dai ricercatori dell’Istituto Gaslini in collaborazione con l’Università di Verona aveva indicato nell’infezione da Rotavirus uno dei fattori scatenanti della celiachia.
Durante la nuova ricerca sono stati presi in esame 300 bambini con una predisposizione genetica alla celiachia.
Attraverso l’esame del sangue sono stati individuati, nei piccoli pazienti colpiti nel corso dell’osservazione dalla malattia, anticorpi attivi contro la proteina VP7, presente nell’involucro che riveste i Rotavirus.
La comparsa degli anticorpi molti anni prima dell’insorgenza della malattia renderebbe un semplice esame del sangue di pazienti geneticamente predisposti un valido strumento per prevedere la comparsa della malattia con un anticipo variabile tra i 6 e i 120 mesi.
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