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Meraviglia della tavola, i lupiniQuante volte sentiamo parlare di rivalutare un cereale, un legume o una verdura da tempo cadute in disgrazia, che godono di poche coltivazioni e che sono legate solamente a un certo tipo di cultura?
E' successo con il kamut, grano antichissimo, ma tornato in auge solo negli ultimi anni, e ora la stessa storia si ripropone con i lupini, grazie a una una ricerca dell'Università di Siviglia in collaborazione con il CSIC (Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Consiglio superiore d'indagine scientifica), diretta dal dottor Javier Vioque e di prossima pubblicazione nella rivista " Food Chemistry". Scopriamo così (per chi non lo sapeva già), che i lupini vengono da una pianta molto conosciuta e apprezzata ed erano usati fin dai tempi degli antichi romani. Negli ultimi tempi i lupini sono poi diventati cibo povero (ricordate il venditore di lupini alle fiere?) e sono pochissimo usati come cibo per tutti i giorni. Eppure questa ricerca parla dei lupini e delle loro proprietà alimentari con rinnovato vigore, dopo aver esaminato sei specie di lupini andalusi, di origine selvatica e a coltivazione marginale.
Ci sono il lupino selvatico ("Lupinus angustifolius"), il lupino blu
australiano o lupino delle sabbie ("Lupinus.cosentinii"), il lupino di Gredos ("Lupinus gredensis"), il lupino spagnolo ("Lupinus hispanicus"), il lupino irsuto
("Lupinus micranthus"), il lupino giallo ("Lupinus luteus"). Sarà vero, ma quello che non ci dicono mai è: come cucinarli? Link utili:
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