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Uno studio rivaluta l’importanza di assumere oli di semi a crudo per proteggere il cuore
Gli oli di semi sono accomunati dalla presenza di acido linoleico, uno degli acidi grassi essenziali appartenenti al gruppo Omega 6 che viene spesso giudicato come uno dei fattori che possono scatenare infiammazioni.
Olio di mais, di soia, di girasole e di colza sono anche per questo motivo comunemente ritenuti di minore qualità rispetto all’olio extravergine d’oliva e adatti solo per le fritture.
Uno studio americano ha invece rivalutato il ruolo svolto in un’alimentazione sana dagli oli di semi.
Essi sono stati inseriti in una dieta somministrata a circa 500 soggetti in età adulta.
In base ai dati emersi dallo studio clinico, i ricercatori non hanno riscontrato nessuna evidenza di una correlazione tra la dieta, contenente acido linoleico, e il processo infiammatorio.
A fronte di questi risultati, gli specialisti hanno consigliato di seguire le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità: utilizzare solo olio vegetale per cuocere i cibi ed assumere quotidianamente 2-4 cucchiai di olio vegetale a crudo.
In tal modo viene fornito all’organismo il quantitativo giornaliero di acido linoleico necessario per proteggere la salute dell’apparato cardiocircolatorio e prevenire malattie cardiache.
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