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Pesce al mercurio: si può stare sicuri a tavola?
Sicurezza alimentare. Il pesce è sicuro? Le proprietà benefiche del pesce a tavola sono note, ma come comportarsi con i rischi legati alla presenza di mercurio nel pesce?
Mangiare il pesce in sicurezza Il metilmercurio è la forma con cui il minerale è presente nel pesce. Tramite l'alimentazione il metallo va ad accumularsi nel sangue. Qui, sopra una certa soglia il mercuriorisulta essere pericoloso per l'organismo, dando origine a gravi conseguenze: nausea, cefalea, stanchezza, perdita di capelli... Sintomi disparati, difficilmente riconducibili ad un'unica causa, per lo più legata all'alimentazione. Ed in effetti, spesso, queste forme di intossicazione alimentari vengono sottovalutate da medici e pazienti. Qual è un valore soglia a cui prestare effettivamente attenzione? Cisono posizioni discordanti su questo tema.
In America la D.ssa Jane Hightover - autrice del libro "Diagnosis: mercury", edito dalla Island Press - ha cercato di fare chiarezza. Individuato il problema, ha confrontato gli orientamenti di diversi enti in proposito: il Cecyl Textbook of Medicine (50 microgrammi/litro), l'Environment Protection Agency EPA (5 microgrammi/litro), il Dipartimento di salute pubblica della California (addirittura 200 milligrammi/litro), il silenzio della Food and Drug Administration, tentando di capire dov'era la posizione più attendibile. Sul fronte alimentare l'Europa ha fissato un valore soglia di 0,5 milligrammi/kg di prodotto (elevato a 1 milligrammo/kg per tonno, pesce spada, spigola, palamita, anguilla, scorfano e luccio). Con pesci sotto tali valori è possibile mangiarne in sicurezza fino a 35 kg l'anno.
Come difendersi dai veleni? Allo stato attuale, il consumatore non può fare altro che fidarsi perché non vi sono obblighi di esporre il contenuto di mercurio (anche se i test sarebbero davvero economici ed affidabili). Nella scelta del pesce, quindi, per tutelare la propria sicurezza alimentare, per il consumo in grandi quantità è bene preferire alcuni prodotti ad altri. Tonno e pesce spada, ad esempio, accumulano più metilmercurio e non sono indicati; il salmone, i gamberi, le acciughe e i pesci medio-piccoli consentono invece una maggiore sicurezza. Ecco una tabella per orientarsi: http://speciali.espresso.repubblica.it/popup/pesci/index.html Attenzione soprattutto in caso di bambini o donne in gravidanza. I metalli pesanti si smaltiscono con molta lentezza e restano a lungo nel corpo, soprattutto nel cervello.
Quali esami si possono fare per la propria sicurezza alimentare? Un check up delle nostre abitudini alimentari e alcuni test da fare sul sangue o sui capelli. In caso di valori molto alti (le soglie vanno da 5 microgrammi/litro nel primo caso a 1 microgrammo/litro nel secondo) è meglio intraprendere sin da subito una disintossicazione. In poco tempo si vedranno gli effetti positivi, assicura la D.ssa Hightower.
N.B. Il tema dell'avvelenamento da mercurio non riguarda solo la sicurezza alimentare: il contenuto del minerale nel sale dei vaccini e nelle amalgame delle otturazioni dentistiche è ugualmente pericoloso. Recente, sempre in tal senso, anche il bando dei vecchi termometri.
Link utili http://www.sicurezzaalimentare.info/ http://www.sicurezzalimentare.net/ http://www.scuolasicurezzaalimentare.it/
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