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Una riflessione su anoressia e bulimiaLa storia di Malissa Jones fa riflettere sulle tecniche per affrontare e risolvere il problema dei disturbi dell'alimentazione. Anoressia e bulimia non possono essere visti solo come eccesso o mancanza di cibo, ma un problema psicologico e di errato rapporto con il cibo e la dieta. A volte interventi farmacologici e chirurgici come il bypass gastrico possono risolvere le urgenze ma non il problema. Il rischio è quello di non guarire mai!
A volte la causa della bulimia o della anoressia non è da ricercare solo nel fatto di mangiare troppo o troppo poco. A volte è proprio il rapporto con il cibo e con il proprio corpo ad essere il problema principale. Risolvendo il problema dell'anoressia o della bulimia solo affrontando la questione della carenza o dell'eccesso di cibo a volte se si è fortunati può risultare una strategia vincente al primo colpo. Ma il più delle volte sono davvero tante e diverse le cause da indagare e affrontare che da un disturbo dell'alimentazione si può incorrere in un altro disordine alimentare, in un lungo e tormentato vortice di distruzione. Come nel caso della ragazza definita dal Daily Mail “la ragazza più grassa del Regno Unito”. Malissa Jones, 21 anni soffriva di bulimia. Malissa era arrivata ad ingerire circa 15 mila calorie, di gran lunga superiori per una dieta corretta per una ragazza della sua età. La sua alimentazione era costituita di pasti compulsivi e dei tipici alimenti poveri di nutrimenti ma ricchissimi di grassi, zuccheri e robacce poco salutari. Se vuoi saperne di più sul junk food leggi quali sono gli alimenti del cibo spazzatura. Buoni ma dannosissimi. Per la giovane Malissa i medici hanno optato per un intervento di bypass gastrico, per eliminare una parte di intestino e ridurre così l’assorbimento. I risultati sono eccezionali. Malissa dimagrisce. Dimagrisce troppo. Diventa anoressica. E ora è in fin di vita. Se vuoi saperne di più leggi come e perchè del bypass gastrico. E il dito è subito puntato sulla validità di un intervento chirurgico come il bypass gastrico. Spiega Attilio Speciani, nutrizionista e direttore scientifico di Eurosalus: "si tratta di un’operazione potenzialmente menomativa che di per sé non risolve alcun problema e, come dimostra questa storia, può creare danni enormi se non si interviene anche su altri aspetti". Il problema anoressia/bulimia va affrontato dal punto di vista del cibo, ma anche dal punto di vista psicologico e di disciplina alimentare. Non basta un intervento tecnico che risolve le urgenze ma non il problema e l'evoluzione di esso.
Anoressia, bulimia e tutti gli altri disturbi del comportamento alimentare sono soprattutto caratterizzate da una non sana concezione del proprio corpo, del peso corporeo e della propria bellezza. Ma anche se affrontate come problematiche psicologiche le cure farmacologiche non sono sufficienti. Lo psicofarmaco non è la risposta. Regole e attività sono le armi contro ogni dipendenza. |