Sei in Altre Sezioni » Rilievo » Cannabis: l uso prolungato di marijuana aumenta il rischio di schizofrenia
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Fumare cannabis indebolisce le facoltà cognitive dell’uomo
Questa settimana sono stati pubblicati sulla rivista Addiction i risultati di uno studio che ha riassunto, riprendendo tutte le pubblicazioni degli ultimi vent’anni, gli effetti dannosi per la salute umana del consumo di cannabis. L’autore della pubblicazione il dott. Wayne Hall, è uno dei massimi esperti sull’argomento.
Nel corso dell’indagine è stato analizzato tutto il materiale disponibile dal 1993 e confrontato con studi più recenti, fino al 2013. Sono stati valutati soprattutto i casi di utilizzo prolungato e frequente di cannabis, distinguendone gli effetti sui giovani e sugli adulti. I risultati hanno mostrato un rischio raddoppiato di incidenti stradali e lo sviluppo di una dipendenza cronica nel 10% dei consumatori abituali. Inoltre, nelle donne in gravidanza è stata riscontrata un’alta probabilità che il bambino nasca sottopeso e che sviluppi patologie mentali, soprattutto se di tipo ereditario. Secondo il dott. Hall, il consumo regolare di cannabis in giovane età raddoppia anche il rischio di abbandono della scuola, deterioramento delle facoltà cognitive, e psicosi in età adulta. La dipendenza in questo caso coinvolge un adolescente su sei, ma resta da stabilire quale sia l’effetto degli eventuali problemi educativi e sociali già esistenti prima del consumo di marijuana. Per confermare l’effetto negativo della cannabis, lo studio evidenzia che l’uso abituale di marijuana sia correlato, soprattutto durante l’adolescenza, con il consumo di tabacco, di altre sostanze stupefacenti e di alcol. Il fumo di cannabis è stato associato anche a un aumento delle malattie cardiovascolari negli adulti di mezza età, a effetti negativi sulla funzione respiratoria e allo sviluppo di tumori delle vie respiratorie. Ma il rischio maggiore, evidenziato, è quello che, con il passare del tempo, possano giungere malattie psichiatriche come la schizofrenia. Rimane però difficile capire quali siano gli effetti reali dalla marijuana, poichè la maggior parte dei fumatori di cannabis hanno anche fumato o continuano a fumare tabacco. "Sebbene non porti come l'eroina a una morte per overdose, esistono una serie di conseguenze a lungo termine molto gravi se non fatali: lo spinello rientra infatti nel novero delle cause di bronchiti, tumori, crisi respiratorie e attacchi cardiaci", sono queste le conclusioni a cui è giunto il professor Hall. |