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Secondo un recente studio la corsa stimola la produzione di una proteina che rafforza la memoria
Gli effetti benefici esercitati dalla corsa su alcune funzioni cerebrali e funzioni biologiche come quella della memoria sono noti grazie anche a numerosi studi condotti sull’argomento.
Il Journal of Aging Research ha recentemente reso noti i risultati di test sperimentali che introducono importanti novità sulla relazione tra jogging e miglioramento della memoria.
Lo studio è stato condotto presso l’Università della Colombia su un gruppo di donne tra i settanta e gli ottanta anni con una forma lieve di disabilità cognitiva caratterizzata da una leggera perdita della memoria e diminuzione della capacità di ragionamento lucido.
Il campione è stato diviso in tre gruppi: il primo ha praticato camminate a ritmo veloce o corsa; il secondo è stato sottoposto ad esercizi di sollevamento pesi; il terzo non ha svolto nessuna attività fisica.
Al termine dello studio, si è visto che nelle donne del primo gruppo è migliorata nettamente la memoria di tipo verbale e la velocità del ragionamento. Nelle donne del secondo gruppo si è registrato uno scarso miglioramento delle stesse funzioni, mentre per le donne del terzo gruppo l’attività della memoria è gradualmente peggiorata.
I test chimici condotti sui tre gruppi hanno mostrato che durante la corsa viene prodotta una proteina, nota come BDNF (fattore neurotrofico cerebrale), che rafforza le cellule e fa nascere nuovi neuroni nelle aree del cervello deputate all’apprendimento e alla memoria nel lungo termine.
Più in particolare, l’attività di sollevamento pesi, praticata per almeno due volte a settimana, migliorerebbe la memoria associativa; le camminate veloci e la corsa stimolano la memoria verbale, mentre la memoria spaziale è stimolata sia dalle camminate che dal sollevamento di pesi.
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