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Il latte materno e il colostroIl latte materno: benefici del colostro

Sappiamo che il latte materno è il miglior cibo per i bambini durante i primi sei mesi di vita, e che il consiglio dei pediatri è quello di allattare i bambini anziché dar loro il latte artificiale, perché sia il latte materno che l'allattamento al seno offrono benefici psicoaffettivi, organici e nutrizionali che nessun altra formula potrà mai sostituire.  

Benefici che sono scientificamente dimostrati: i bambini che hanno usufruito del latte materno dimostrano un migliore sviluppo sociale e psicomotorio nel primo anno di vita.
Non solo, ottengono punteggi più elevati sui test cognitivi per l'IQ in età scolastica, tanto più evidenti quanto più prolungato è stato l'allattamento al seno, spiega il Dr. José María Lozano, coordinatore del comitato di allattamento.

Questo fino ai sei mesi. Raggiunti i sei mesi, gli esperti raccomandano di integrare l'alimentazione del neonato con altri alimenti.

Ma è degli ultimi giorni la scoperta, da parte di un gruppo di ricercatori inglesi, di una molecola presente nel primo latte materno, il colostro, che avrebbe una funzione particolarissima e molto importante.
Si tratta infatti dell'inibitore secretorio pancreatico della tripsina (PSTI), una molecola che sembra essere presente in tutto il latte materno ma in quantità sette volte superiore proprio nel colostro.

Ma cos'è il colostro, e come si distingue dal normale latte materno?
Il colostro è un tipo di latte prodotto surante la gravidanza e i primi giorni dell'allattamento. E' un latte dall'aspetto speciale, perché denso e appiccicoso, con un colore che va dal giallo all'arancione. Questo latte, ad alta digeribilità, è scarso in quantità, ma perfetto a essere il primissimo alimento del neonato, per via del suo contenuto nutrizionale elevato. Ha anche un leggero effetto lassativo, che contribuisce nel neonato all'espulsione delle prime feci, ridimensiona il tasso di bilirubina e aiuta a prevenire l'ittero.

Questa molecola contenuta nel colostro, il PSTI, sarebbe in grado di proteggere il delicato intestino dei neonati dal passaggio delle sostanze nutritive (cibi sia liquidi che solidi), riparando anche i danni che si possono trovare nella membrana interna. Il PSTI non è presente nel cosiddetto latte artificiale e ciò fornisce un ulteriore punto a favore dell’allattamento naturale nel favorire il corretto sviluppo e la salute del bimbo.

Esaminando gli effetti di questa molecola su un campione di cellule intestinali dei bambini, gli autori dello studio hanno verificato che, di fronte a danni nel tessuto intestinale, il PSTI stimola le cellule a ricompattarsi attorno alla ferita formando una specie di guaina protettiva. Dallo studio è emerso anche che il PSTI previene il 75% dei danni causati dalle stesse cellule intestinali che sono passibili di processi di autodistruttivi.

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