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L'ipotensione ortostaticaCos'è l'ipotensione ortostatica e come si manifesta?

L’ipotensione ortostatica è una patologia cardiocircolatoria. Per ipotensione ortostatica si intende l’impossibilità di mantenere la stazione eretta a causa di un calo eccessivo della pressione del sangue quando il soggetto passa dalla posizione coricata (clinostatica) alla posizione in piedi (ortostatica).

Questa ipotensione consiste in un calo della pressione arteriosa massima di almeno 20 mmHg nel passaggio dal clino all’ortostatismo. Può essere primitiva o secondaria a varie affezioni: sono spesso in causa le neuropatie periferiche (diabetica, etilica) e alcuni farmaci, specie gli anti-ipertensivi e i diuretici.
Chi ne soffre deve evitare — specialmente dopo un pasto, soprattutto se abbondante — di mettersi rapidamente in piedi. Questo movimento, a causa dell’emometacinesia, può comportare un ipo afflusso cerebrale con malessere, lipotimia, sudorazione ed eventuale caduta a terra. Patogenesi: l’ipotensione ortostatica, secondaria ad imperfetta regolazione vasomotoria neurovegetativa, è aggravata dal fatto che un’impegnativa digestione — dovuta al pasto copioso- richiama e “sequestra” nel territorio splenico una buona parte della massa di sangue circolante che, in tal modo, viene sottratta al circolo sistemico ed in particolare all’encefalo.  

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