La fotofobia in poche righe: da cosa è scatenata, come si diagnostica e quali sono le cure migliori
La fotofobia è un'ipersensibilità alla luce, sia naturale che artificiale, che genera fastidio e in casi gravi anche dolore. Non è una vera e propria malattia, ma più che altro un sintomo non quantificabile, riscontrabile nella maggior parte dei casi nelle persone dagli occhi chiari.
Cause
Quando si presenta in maniera improvvisa e con un forte dolore, potrebbe dipendere da un’alterazione di una struttura dell'apparato oculare: forme infiammatorie o infettive della retina, congiuntiviti, cheratiti, abrasioni corneali, cataratta, patologie dell'uvea oppure successivamente ad alcune patologie del nervo ottico.
In altri casi, in cui il dolore non è così improvviso, potrebbe essere determinata dall'eccessiva dilatazione della pupilla. Questa anomalia è dovuta all'assunzione di farmaci, per esempio.
Se invece il dolore si manifesta in maniera saltuaria, allora potrebbero essere delle irritazioni, magari riconducibili ad un utilizzo scorretto delle lenti a contatto, a provocarla.
Alle volte la fotofobia risulta essere un effetto collaterale della chirurgia correttiva dei difetti della vista.
Quando è cronica si può pensare derivi da una patologia ereditaria; pensiamo alla distrofia corneale o alla distrofia della retina.
In rari casi, se si presenta insieme alla cefalea, può essere sintomo di una malattia del sistema nervoso centrale.
Nella maggior parte dei casi la fotofobia precede l’emicrania di circa 20-30 minuti.
Diagnosi
Sarà il neuroftalmologo a scoprire la radice del problema, individuandone le cause. Un esame completo consiste in:
• anamnesi;
• visita oculistica approfondita;
• esame computerizzato del campo visivo;
• tomografia a coerenza ottica o Oct;
• esame elettrofisiologico;
• in alcuni casi risonanza magnetica cerebrale.
Cura
Non esiste ovviamente una cura univoca per questo tipo di patologia, ma in base all’origine scatenante la fotofobia ce ne saranno diverse, maggiormente indicate ad ogni soggetto e ad ogni problema. Possiamo dare comunque degli esempi: nel caso di una neuropatia ottica, verranno prescritti dei cortisonici, mentre se a determinarla è l’emicrania bisognerebbe rivolgersi ad un centro specializzato nella diagnosi e nella cura della cefalea, per essere guidati in un’azione mirata.
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