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Un’analisi di sei campioni di e-cig ha rivelato la presenza di metalli pesanti tossici in alta concentrazione
 


Presso l’Università Federico II di Napoli è stata condotta un’analisi su sei campioni di e-cigarettes.
Da quanto è emerso, nei liquidi contenuti nelle sigarette elettroniche sarebbero presenti alti valori di differenti metalli pesanti cancerogeni, quali cadmio, arsenico, piombo e cromo.
La sigaretta elettronica Louisville, in particolare, conterrebbe arsenico in quantità molto più elevate rispetto a quella consentita per l’acqua potabile.
A fronte di questi dati, il procuratore di Torino Raffaele Guariniello ha deciso di riaprire l’inchiesta sulle e-cigarettes e sui liquidi contenuti.
Come spiega Alberto Ritieni, professore di Chimica degli alimenti alla Federico II di Napoli, i metalli pesanti possono causare gravi patologie. Per questo motivo, il loro livello di concentrazione nell’aria, nell’acqua e nei cibi è regolamentato da un’apposita normativa.
A proposito delle sigarette elettroniche, i metalli pesanti vengono inalati.
Il fatto preoccupante è la mancanza di una normativa che prescriva quali sono le sostanze la cui presenza è ammessa e i limiti in cui esse possono essere utilizzate nella composizione del prodotto.

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