Musicoterapia nuovi studi confermano il suoi effetti benefici

Pensare che la musica può avere un valore terapeutico benefico è tutt'altro che una novità: in Egitto, terapie di canto erano viste come parte integrante del processo di guarigione, mentre nella Grecia antica, sia Aristotele che Platone apprezzavano le sue proprietà benefiche per migliorare la scrittura, aiutando a superare le difficoltà emotive. Per sei giorni, i ricercatori del dipartimento di chirurgia presso la Teikyo University di Tokyo, hanno osservato i pazienti per vedere come i diversi tipi di suoni in sottofondo avrebbero interessato il loro recupero. Il pediatra Kathi Kemper e la psicologa Suzanne Danhauer hanno concluso che la musica ha avuto molti effetti diretti: ritmi costanti hanno aiutato a regolare la respirazione e hanno stimolato maggiore attività nel lobo temporale laterale. In particolare, la musica classica ha migliorato la variabilità della frequenza cardiaca,  invece la musica rilassante ha portato alla diminuzione del livello di cortisolo, un ormone dello stress.