Ogni anno un bambino su 200 nasce affetto da una forma di malattia mitocondriale. Si tratta di una patologia che interessa la struttura interna delle cellule che presiedono alla produzione e distribuzione dell'energia necessaria alla cellule stesse.
Le malattie del DNA mitocondriale possono tradursi in disturbi cardiocircolatori e cerebrali.
La ricerca è da tempo orientata verso l’elaborazione di metodi innovativi in grado di impedire che una forma di malattia come questa venga trasmessa dalla madre al figlio.
Un gruppo di ricercatori britannici ha messo a punto una nuova tecnica di fecondazione assistita che permetterebbe di evitare questo rischio.

Essa consisterebbe nella creazione di un embrione a partire dal materiale genetico di una coppia portatrice, nella rimozione del nucleo e nel suo inserimento in un embrione ottenuto dall’ovulo di una terza donatrice sana.
I neonati che vengono alla luce tramite questo tipo di fecondazione ereditano dai loro due genitori i tratti somatici, e dalla terza donatrice sana solo i mitocondri sani.
La tecnica, denominata fecondazione assistita ”con tre genitori”, è stata approvata dal dipartimento della Salute britannico, che sta lavorando alla stesura di un regolamento sulla sua applicazione, prevista entro i prossimi due anni.

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