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Prevenzione prostata. PSA: è sempre utile?
Al convegno dell’Associazione urologi italiani svoltosi a Taormina in questi giorni emergono nuovi orientamenti in merito alla prevenzione del carcinoma prostatico e delle malattie della prostata.
I valori del psa, antigene specifico che indica le
alterazioni a livello prostatico, non sempre sono attendibili di
riscontro per formulare una diagnosi. Per evitare che valori non “normali” del psa generino falsi allarmi occorre fare chiarezza nella prevenzione al tumore della prostata. Un’attenzione particolare verso il rischio di carcinoma prostatico (con controlli annuali o biennali al massimo) va riservata agli ultracinquantenni con una familiarità diretta di casi o con problemi urologici in corso; screening di massa hanno invece dimostrato poca utilità. Anche la TAC non ha un ruolo chiave nella diagnosi preventiva: non fornisce alcuna indicazione per valutare la malattia. E’ più opportuno eseguire l’esplorazione rettale e la biopsia. A carcinoma constatato, invece, si può effettuare una risonanza magnetica o una scintigrafia ossea (per individuare eventuali metastasi). |