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La protesi potrebbe essere a disposizione dei pazienti tetraplegici tra 5 anni
Il ricercatore neurologo Andrew Schwartz dell’Università di Pittsburgh, ha mostrato durante il simposio della Fondazione Ri.Med, i risultati sorprendenti dei due chip impiantati nel cervello di una paziente tetraplegica. I chip hanno interpretato i messaggi dei neuroni trasformandoli in comandi per la protesi robotica. Il passo successivo spiega Schwartz è di rendere wireless la comunicazione tra chip e protesi. L’obiettivo a lungo termine però è quello di riuscire a risvegliare gli arti dei pazienti. |