Un nuovo studio, coordinato da Gary Nabel (Sanofi di Cambridge), apre la strada al vaccino “universale”: una sola somministrazione sarebbe sufficiente per rendere l’organismo umano immune da tutti i ceppi di virus influenzali H1, per tutta la vita.
L’arma con cui il vaccino protegge sarebbe costituita da proteine sottoforma di nanoparticelle create in laboratorio attraverso l’utilizzazione di due proteine: emagglutina (antigene dei virus influenzali), e ferritina (contenente ferro).
Le nanoparticelle sarebbero in grado di stimolare la produzione di anticorpi in grado di neutralizzare una gamma di ceppi di influenza molto piu' ampia rispetto ai tradizionali vaccini antinfluenzali.
Il test, condotto su furetti, ha dimostrato l’efficacia del nuovo vaccino: iniettato negli animali, ha indotto la produzione di livelli di anticorpi attivi contro l’influenza 34 volte superiori a quelli prodotti attraverso il tradizionale vaccino.
I furetti sono risultati immuni a diverse varianti del sottotipo di virus H1N1.
Gli esiti del test clinico sui furetti rendono plausibile l’ipotesi dell’applicazione futura del vaccino universale anche agli uomini.
 
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