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Tipi di sangue: i gruppi sanguigniC'è qualcosa nel nostro corpo che ci portiamo dietro da secoli, la nostra storia ereditaria. Tutto questo è scritto nel nostro sangue e nel tipo di gruppo sanguigno a cui apparteniamo. Ma cos'è un gruppo sanguigno? Perchè ci sono diversi gruppi? Cosa comportano i diversi gruppi sanguigni per la nostra salute?
Il nostro organismo conserva da secoli informazioni ed elementi genetici di cui non potremmo neanche sospettare. Gran parte delle nostre caratteristiche ereditarie sono scritte proprio nel nostro sangue e precisamente nel tipo di sangue a cui apparteniamo. Ogni individuo eredita il proprio gruppo da uno dei genitori. Cosa significa appartenere al gruppo sanguigno A, oppure AB, o al più strano gruppo 0? Sono i nomi dei gruppi sanguigni definiti così dallo scienziato Karl Landsteiner nel 1901. Le sue scoperte lo portarono a risolvere il problema dei rigetti durante le trasfusioni e gli valse il premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1930. Non siamo fatti dello stesso sangue, ma ciascuno ha un particolare tipo che lo caratterizza e suggerisce le pratiche più corrette da realizzare. Ma prima di tutto che significa appartenere ad un gruppo sanguigno? Dipende dagli antigeni e dai rispettivi anticorpi. Se veniamo aggrediti da qualche virus o batterio, il nostro organismo innesca un meccanismo di difesa che aggredisce e neutralizza tali antigeni con i più efficaci anticorpi. Sulla superficie dei globuli rossi si possono distinguere due diversi antigeni: l'antigene A e l'antigene B. Allo stesso modo nel plasma possono esistere anticorpi anti-A ed anticorpi anti-B. Nel plasma sono presenti degli anticorpi “naturali” (prodotti senza un apparente stimolo antigenico) che si formano nel periodo neonatale. E' chiaro che ciascuno di noi sarà portatore di una particolare combinazione di antigene-anticorpo e che ciò determinerà la possibilità di ricevere sangue da alcuni gruppi sanguigni, da tutti i gruppi sanguigni e da chi è meglio non riceverlo mai. Tanto per complicare la faccenda esiste un altro antigene da tenere in considerazione, il fattore Rh, che può esserci, Rh positivo, o non esserci, Rh negativo. La ricerca del gruppo sanguigno e del fattore Rh serve ad accertare la compatibilità tra il sangue della mamma, quello del papà con quello del nascituro. Durante la gravidanza e al momento del parto ci può essere un “contatto” tra i globuli rossi del neonato e quelli della madre per cui, in seguito ad immunizzazione, si possono verificare particolari patologie. La conoscenza del gruppo sanguigno di entrambi i genitori permette di poter prevedere eventuali patologie di questo genere e mediante esami particolari (test di Coombs) si può fare diagnosi rapidamente. Se vuoi saperne di più leggi in cosa consiste il test di Coombs. Conoscere il proprio gruppo sanguigno può anche aiutarci a conoscere la nostra storia genetica, le caratteristiche fisiche e comportamentali, quali cose possiamo fare per stare bene e quali è meglio evitare e qual è la dieta più corretta per mantenerci in forma, persino l'attività fisica più appropriata al nostro tipo di gruppo sanguigno. Se vuoi saperne di più leggi La Scienza dei Gruppi Sanguigni.
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