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Parkinson e Alzheimer, la più grande scopertaLa malattia di Alzheimer, meglio conosciuta come morbo di Alzheimer, è una demenza degenerativa invalidante, che colpisce i pazienti in età senile o presenile. La malattia di Parkinson, meglio conosciuto come morbo di Parkinson, è invece una malattia degenerativa di una parte del sistema nervoso centrale.
In entrambi i casi si parla di malattie degenerative e le due patologie potrebbero in effetti essere collegate. La malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson, infatti, avrebbero una causa comune, assieme alle rare patologie di origine genetica che vanno sotto il nome di sindromi da accumulo. La causa comune è un errato funzionamento delle nostre cellule, che a un certo punto non sarebbero più in grado di smaltire le sostanze tossiche di scarto che esse stesse producono. Le scorie con il passare del tempo andrebbero ad accumularsi e porterebbero alle malattie. Un po' come se ci riempissimo la casa di rifiuti senza mai andare a buttare la spazzatura. E' questa la grandiosa scoperta dei ricercatori del Tigem, l’istituto di Telethon di genetica e medicina di Napoli. Il direttore del centro, Andrea Ballabio, dice che è da due anni che il Tigem lavora sulla vita della cellula e la malattie da accumulo. Il punto d'arrivo sarebbe capire per quale motivo la cellula smetta di sbarazzarsi delle sue stesse sostanze tossiche e proceda invece ad accumularle. La maggior parte delle malattie da accumulo non hanno terapie. Gli organi vanno in tilt. Se si arrivasse a capire questo paradosso, la cura per la malattia di Alzheimer e quella di Parkinson, oltre che per le malattie da accumulo, non sarebbe più una chimera. Tuttavia le ricerche si trovano ancora a uno stadio precoce, e ci vorrano molti anni prima di arrivare a dei risultati certi. Per ora e per quel che si sa, tutto dipenderebbe dal cattivo funzionamento di un gene, il TFEB, che assieme ad altri geni coordina le funzioni dei lisosomi, che agiscono nella cellula come inceneritori. Aumentando i livelli di TFEB, migliora la formazione dei lisosomi e la cellula riesce a liberarsi dalle tossine.
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