Sei in Cardiologia » Cardiologia Rilievo » Denervazione renale nuova frontiera per curare l’ipertensione
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Innovativo intervento di denervazione renale
L’ipertensione è caratterizzata da una pressione arteriosa elevata, in questa condizione il cuore viene tenuto sotto sforzo perché deve lavorare di più. L’ipertensione risulta essere una causa di rischio per malattie come: infarto del miocardio, ictus, aneurismi, insufficienza cardiaca e malattie coronariche. Quasi un miliardo di persone nel mondo soffre di ipertensione.
A seconda delle cause che provocano l'ipertensione si può parlare di: Ipertensione essenziale: un tipo di ipertensione di cui non si conoscono con certezza le cause scatenanti. Alcuni fattori ritenuti colpevoli di questa forma di ipertensione possono essere sovrappeso, squilibri ormonali, sedentarietà oppure un’alimentazione sbagliata. L’ipertensione essenziale è il tipo più diffuso. Ipertensione secondaria: questo tipo di ipertensione è scatenata da patologie ben definite, come malattie renali e cardiache. L’ipertensione secondaria è poco diffusa rispetto a quella essenziale.
Molto spesso i farmaci non riescono a tenere sotto controllo l’ipertensione mettendo seriamente a rischio la vita dei pazienti. Studi recenti hanno attribuito ad una iperattività del sistema nervoso simpatico al livello dei reni una delle cause di ipertensione.
Per risolvere i casi in cui l’ipertensione non si riesce a curare con i farmaci, è stata messa a punto una tecnica la denervazione renale che consiste in un intervento chirurgico minimamente invasivo che consente di controllare meglio la pressione arteriosa. É una manovra poco invasiva che ferma l’attività del sistema simpatico dei reni portando ad una riduzione della pressione arteriosa. L’intervento agisce sulle connessioni nervose che ci sono tra il sistema nervoso centrale e reni. Attraverso un catetere si raggiungono le arterie dei reni, qui con il riscaldamento della parete da parte di un elettrodo, le fibre simpatiche dello strato esterno delle arterie si disattivano procurando un progressivo calo della pressione. Questo tipo di intervento si sta affermando sempre di più, in Europa ad agosto di quest’anno sono già state effettuati quasi 10.000 interventi di denervazione renale con risultati molto buoni. In Italia, sono state eseguite già 300 denervazioni. Non tutti i pazienti che soffrono di ipertensione possono essere sottoposti all’intervento di denervazione.Sono esclusi dal trattamento: Persone affette da diabete mellito di tipo 1 Persone che hanno già subito interventi ai reni Persone che soffrono di calcificazioni Persone che hanno ipertensione secondaria Persone con insufficienza renale cronica Secondo i dati raccolti non ci sarebbero effetti indesiderati in seguito all’intervento. La tecnica potrebbe essere utilizzata anche per altre malattie caratterizzate da iperattività del sistema nervoso.
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