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Intervento di isterectomia: oltre all'asportazione dell'utero, è necessaria quella delle ovaie?
Con l'intervento di isterectomia, i chirurghi spesso - oltre alla rimozione dell'utero - effettuano la rimozione delle ovaie.
Una recente ricerca illustra che non vi è alcuna prova che l'asportazione delle ovaie dia alla paziente un ulteriore vantaggio e mette in guardia i chirurghi sul fatto di considerare attentamente la procedura.
"In attesa che siano disponibili dati più affidabili di ricerca, la rimozione delle ovaie al momento dell'isterectomia dovrebbe essere affrontata con maggiore cautela," dice il ricercatore Leonardo Orozco, del Women's Hospital di San José in Costa Rica.
Tra le donne che subiscono isterectomia di età pari o superiore a 40 anni, circa la metà - negli USA - hanno subito anche la rimozione delle ovaie. Ciò equivale a più di 300.000 donne ogni anno. La spiegazione più comune che viene data alle pazienti per unire all'intervento di isterectomia quello di ovariectomia è prevenire il carcinoma ovarico. Tuttavia le ovaie non producono solo estrogeni, ma anche altri ormoni, i cui effetti clinici - potenzialmente importanti - devono ancora essere identificati.
Finora mancano studi accurati circa il beneficio reale di effettuare in concomitanza dell'intervento di isterectomia la rimozione delle ovaie, spiega il prof. Orozco: in proposito "E' necessaria una ricerca di maggiore qualità metodologica".
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