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Occhio che lacrima, chirurgia non invasivaL'occhio che lacrima (anche detto epifora o iperlacrimazione) è un disturbo che colpisce dopo i cinquant'anni di età in maniera più incidente rispetto al passato: si tratta infatti di un'ostruzione dei condotti lacrimali che colpisce in particolar modo le donne e ha cause sconosciute e nessun percorso terapeutico di tipo farmacologico. L'incidenza del disturbo dell'occhio che lacrima è di cento casi ogni centomila abitanti, ma ha una frequenza del 73% nelle donne anziane.
Oggi la chirurgia viene in aiuto di chi soffre dell'occhio che lacrima con un intervento soft che ha dalla sua oltre il novanta per cento di successo dei casi, secondo quanto ha afferma il Convegno della SIDSO (Società Italiana di Dacriologia e della Superficie Oculare) che si è svolto in questi giorni a Genova. Il nostro occhio produce lacrime continuamente, ma può capitare un'ostruzione del condotto che collega l'occhio al naso, ovvero il dotto naso-lacrimale. Per ragioni soconsciute le lacrime ristagnano nell'occhio causando appunto il disturbo dell'occhio che lacrima, tanto che chi ne soffre è costretto a tamponarsi in continuazione l'occhio per poter riuscire a vedere. Un fastidio che può essere temporanemante alleviato da alcuni colliri, ma che alla lunga può causare infezioni croniche e perfino l'ascesso del sacco lacrimale. Così, se si vuole risolvere con certezza il disturbo dell'occhio che lacrima l'unica via definitiva è la cura chirurgica, che dapprima prevedeva un metodo invasivo e tradizionale. Si trattava di un'operazione che si faceva in chirurgia generale, e in cui si perdeva molto sangue (tanto da richiedere delle sacche di emotrasfusione) e si avevano solo la metà dei successi: un intervento da "vecchia scuola", ideato in Italia ma sconsigliato dalla maggioranza dei medici. Adesso però che la chirurgia è andata avanti nel cammino microchirurgico e dei metodi non invasivi è possibile un nuovo intervento, più semplice e di tipo ambulatoriale che dura appena venti minuti e non lascia strascichi post operatori né il bisogno di un ricovero. L'occhio che lacrima viene risolto riaprendo il sacco lacrimale nel naso, così da risolvere il disturbo senza dolore e senza nemmeno cicatrici. Un'operazione adatta a tutti, special modo agli anziani, ma anche più frequentemente adottata dai medici. Link utili: Come curare l'iperlacrimazione
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