La ginecomastia, aumento dei casi in Italia

Sempre più uomini si rivolgono al chirurgo plastico perché soffrono della cosiddetta “ginecomastia”, ossia l’ingrandimento patologico della ghiandola mammaria. La ginecomastia è un problema che colpisce soprattutto gli adolescenti e i ragazzi sotto i 30 anni, spesso affetti da disturbi ormonali, e gli adulti sopra i 60 anni che si sottopongono a terapie ormonali per il tumore alla prostata. 

Tuttavia sembra che la ginecomastia abbia conosciuto negli anni un notevole aumento: negli Usa si parla addirittura di un 20% in più negli ultimi due anni. Un andamento simile a quello che si registra nel nostro paese, a giudicare dalle richieste che arrivano sempre più frequentemente ai chirurghi plastici.

E’ la percezione anche del Dott.Gianluca Campiglio, specialista in Chirurgia Plastica a Milano, consulente della Scuola Europea di Chirurgia Andrologica e membro dell’ASAPS, la principale associazione di chirurgia estetica degli USA: “Io e i miei colleghi in tutto il mondo ci siamo resi conto che c’è un aumento significativo di richieste per il trattamento di questa patologia. Certo tra le cause vi è senz’altro una diversa percezione della bellezza per cui ci si rivolge con più fiducia al chirurgo estetico: problemi che un tempo erano sottovalutati dai pazienti vengono oggi presi in maggiore considerazione. Ma non può essere solo questo ed è innegabile che qualche fattore esterno arriva ad alterare l’equilibrio ormonale di molti uomini”. 

In effetti tra gli agenti che possono modificare il rapporto tra ormoni maschili e femminili e provocare la ginecomastia ci sono molte abitudini contemporanee come: l’abuso di antidepressivi o di farmaci a base di digitale, l’assunzione di cannabis o il ricorso a sostanze dopanti ed integratori alimentari.

C’è però anche un problema indipendente dalla nostra volontà “Gli estrogeni sintetici sono ancora troppo presenti nella catena alimentare – conclude il dott.Campiglio – e questo potrebbe spiegare un aumento così sensibile dei casi”. In effetti già il Sunday Times nel 2005, parlando della ginecomastia, suggeriva un’ipotesi di questo genere sulla base di una ricerca scientifica condotta in Gran Bretagna su un grande campione di tessuti prelevati da soggetti maschi.

La ginecomastia è conosciuta fin dagli albori della medicina, ne parla Erodoto nelle Storie a proposito delle popolazioni sciite e sembra che anche Tutankhamen ne fosse affetto. La ginecomastia può essere mono o bilaterale e spesso l’aumento di dimensioni della mammella maschile è associato a sensazione di tensione o vero e proprio dolore. Comune a tutti i pazienti con la ginecomastia è un importante disagio psicologico che avvertono soprattutto quando si devono spogliare in palestra o al mare. In ogni caso, prima dell’intervento, è bene sottoporsi a una mammografia in modo da escludere che si tratti di una falsa ginecomastia, dovuta soltanto ad un accumulo di grasso in sede mammaria.

“L’intervento è piuttosto semplice spiega il Dott.Campiglio – e consiste nell’asportazione della ghiandola mammaria, cosa che nell’uomo non crea alcuna complicazione dato che non è un organo funzionale, seguita dal suo esame istologico che permette di escludere eventuali degenerazioni di tipo maligno. L’intervento si esegue in anestesia locale o se richiesto dal paziente anche in generale, con una piccola incisione di qualche centimetro a livello dell’areola mammaria. Il post operatorio non è doloroso e il ritorno alle attività di lavoro si realizza nel giro di una settimana. Preferiamo abbinarlo ad una liposuzione, non per aspirare il grasso in eccesso ma per sfumarlo attorno al vuoto che si crea dopo l’asportazione, in modo da ricreare la curva del petto in modo naturale. In casi in cui la pelle si è distesa molto la liposuzione, inoltre, favorisce la retrazione cutanea."

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Link utili:

Ginecomastia Wikipedia

Asaps, Associazione Americana Chirurghi Plastici

La ginecomastia su youtube