Sei in Chirurgia estetica » Rilievo » Rinoplastica e rinofiller
Rinofiller e lifting: un intervento di chirurgia plastica "light"
Gli occhi sono lo specchio dell’anima? Niente affatto, al centro
dell’attenzione sembra proprio esserci il naso. E’ sicuramente il
parere delle milioni di persone che ogni anno in tutto il mondo si
sottopongono ad un intervento di rinoplastica. Una delle poche
operazioni che non fa distinzione di sesso (i maschi anzi superano le
donne) e di età.
Ben 285.000 pazienti solo lo scorso anno negli USA, da dove vengono le tendenze e novità più aggiornate che promettono di cambiare in modo sensibile questo tipo di intervento, come ad esempio il cosiddetto “Lifting Nasale” e l'uso del rinofiller.
Il Dr.Gianluca Campiglio, chirurgo estetico milanese e membro dell’ASAPS, la più importante società di Chirurgia Estetica Americana, fa il punto della situazione supportato già da una buona casistica di interventi costruiti su queste nuove tecniche
“Su 100 pazienti che vogliono un intervento al naso, circa 60 vorrebbero cambiarlo totalmente e per questi la rinoplastica standard è ancora la soluzione migliore. Le tecniche moderne permettono di non avere cicatrici esterne e di limitare anche l’uso dei tamponi, la cui estrazione risulta a volte un po’ fastidiosa. Inoltre sempre più spesso associo all’intervento chirurgico un trattamento (resurfacing) mediante laser che migliora anche l’aspetto complessivo della pelle nella zona.
Nonostante queste semplificazioni si tratta pur sempre di intervento chirurgico che richiede in genere una anestesia totale ed un ricovero almeno in Day Hospital. Nel restante 40% dei casi, ossia pazienti a cui invece non piace un singolo aspetto del proprio naso, come ad esempio una punta globosa o una punta cadente è possibile ricorrere ad anestesie locali seguite da un breve periodo di osservazione prima della dimissione”
Nel caso di punte nasali cadenti l’idea nuova è di agire sui piccoli muscoli della piramide nasale, ad esempio sui depressori di setto, quelli che condizionano la forma sia statica che dinamica (durante il sorriso o la fonazione) della punta nasale. Questi muscoli sono presenti in circa l’85% delle persone e determinano un antipatico abbassamento della punta del naso.
Il trattamento consente di ruotare la punta con un effetto molto naturale, migliorando anche l’estetica della regione compresa tra il naso e le labbra. Una manovra semplice, effettuabile anche in anestesia locale, senza che occorrano tamponi. Altro trattamento light per rimodellare il naso è il cosiddetto rinofiller, ossia la possibilità di usare il botulino e i filler a base di acido ialuronico con risultati sorprendenti, benché temporanei, sull’estetica nasale. Talvolta aumentare il volume di una determinata zona del naso con il rinofiller dà esattamente l’effetto opposto, ovvero l’impressione di un naso più piccolo.
“Un naso è bello se è in armonia con il viso a cui appartiene, non secondo un canone assoluto – spiega il dott.Campiglio - per questo è importante che il medico capisca cosa vuole il paziente e possa ragionare insieme a lui. I programmi di morphing al computer aiutano a capire il risultato finale, ma bisogna avere sempre presente che i pixel di un PC non tengono presente delle difficoltà che si incontrano in una operazione. Nel naso soprattutto oggi si può ottenere il risultato straordinario di migliorare la nostra estetica, senza alterare troppo un punto essenziale della nostra personalità”.
Articolo a cura del
Dott. Gianluca Campiglio
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica e Microchirurgia
Via Tranquillo Cremona 12
Milano
tel 334 2248160
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Questo sito fa uso di cookie anche di terze parti. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni.
Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Leggi informativa