La dieta a zona, o cosidetta dieta a "blocchi" sviluppata dal Dr. Barry Sears, con l'obiettivo di strutturare un’alimentezione ideale per produrre eicosanoidi buoni e reprimere quella di eicosanoidi cattivi, con il risultato di migliorare molte funzioni del nostro organismo. Gli ecosanoidi sono sostanze che controllano il sistema ormonale del nostro organismo, testosterone, insulina e glucagone e i loro livelli possono essere influenzati dall’alimentazione.
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Alimentazione e bellezza
Una pelle più bella, un corpo più sano: i cibi ideali per mantenere un aspetto pulito, il bello della pelle e per donare al proprio corpo un equilibrio migliore. Di seguito riportiamo la tabella "alimentazione e bellezza":
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Dieta per obesità resistente
Questa dieta per l'obesità può essere effettuata per una settimana per sbloccare le situazioni di stallo che si verificano in qualsiasi dieta dimagrante quando si protrae troppo a lungo nel tempo e a causa di ciò si verifica una riduzione dei consumi che blocca il dimagrimento; oppure nelle vere e proprie obesità cosiddette resistenti, cioè in quei soggetti affetti da obesità fin dall’infanzia, e a causa di ciò sottoposti ad innumerevoli diete ed assuefatti a tutto, tanto da non perdere più peso.
Di seguito riportiamo la tabella con gli alimenti suddivisi per colazione, pranzo e cena:
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I piatti del benessere mentale: la dieta per la mente
Quali cibi danno energia alla mente? E quali al contrario facilitano la distensione? Spesso capita che ci sentiamo stanchi, affaticati, a causa dello stress quotidiano, della vita tipica di una grande metropoli, fatta di corse e impegni che ci allontanano da uno stile di vista sano e da un regime alimentare corretto per il nostro benessere psico-fisico.
Allora, come rimediare alla pesantezza mentale, alla fatica della concentrazione e alla carenza di energia, all'insonnia? Un aiuto proviene anche e soprattutto dalla dieta, da ciò che mangiamo. Un pasto ricco di proteine attraverso l'incremento di adrenalina aumenta il livello di attenzione, un pasto a base di carboidrati, accrescendo i livelli di serotonina, facilita la distensione, un pasto ricco di pesce incrementa la colina e con essa la memoria. Ecco, quindi, che se si vuole più energia dopo aver mangiato è meglio iniziare con un buon pesce; se si vuole rilassamento è meglio prima una mezza banana e poi un piatto di spaghetti...
Di seguito nella tabella riportiamo un esempio di ripartizione degli alimenti da considerare per la "dieta per la mente", a colazione, pranzo e cena.
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Cosa è la dieta a punti?
La dieta punti è stata inventata dal dietologo italiano il dottor Guido Razzoli negli anni ‘70. La sua idea fu quella di associare un punteggio ai diversi alimenti in rapporto ai carboidrati in essi contenuti. Questa dieta si basa infatti su un certo numero di punti giornaliero da non superare per ottenere un risultato dimagrante e poichè il punteggio è collegato al contenuto glicidico ci possono essere apparenti paradossi come libertà di mangiare grandi quantità di mascarpone al confronto di un piattino di carote. Non è una dieta consigliabile per tutti in quanto può sovraccaricare fegato e reni soprattutto a lungo termine. Il tetto massimo di punti a disposizione regola e determina i pasti da consumare nell'arco della giornata. Un menù tipo di dieta a punti giornaliero dovrebbe essere di circa 350 punti
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DIETA MEDITERRANEA, "L' ITALIANA" PER LA SALUTE E IL BENESSERE
La dieta mediterranea è quella indicata come la più completa e corretta. Potrebbe anche definirsi dieta italiana, in quanto basata sugli alimenti e i prodotti nostrani idonei per la salute per il loro basso contenuto in colesterolo e l'elevato contenuto in vitamine e fibra. Ad opera del nutrizionista americano Ancel Keysd, la dieta mediterranea è stata esportata negli Stati Uniti proprio allo scopo di combattere la ipercolesterolemia indotta dalla dieta americana.
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Dieta vegetariana
La dieta vegetariana non prevede alimenti provenienti da animali uccisi. La carne, il pesce sono esclusi dalla dieta vegetariana. Prevede invece l’assunzione di latte, formaggi e uova. Una presenza determinante nella dieta vegetariana è costituita da cereali, legumi, formaggi, uova e altri alimenti che si completano a vicenda. Ciò che spinge alla scelta di una dieta vegetariana è la decisione di non nutrirsi con del cibo prodotto dall’abbattimento di animali. Vi è una distinzione importante tra chi segue una dieta vegetariana e chi la dieta Vegana. In questo ultimo caso, si eliminano tutti quegli alimenti prodotti anche soltanto da animali come latte, uova, formaggi ecc... Eliminare radicalmente tutti questi alimenti può provocare carenze nutrizionali non benefiche per l’organismo, come proteine, acidi grassi essenziali per la salute. Soprattutto può essere molto pericoloso alimentare senza proteine animali i bambini in crescita poichè gli aminoacidi essenziali sono presenti soprattutto nelle carni animali e nelle uova oltre ovviamente al latte. Nella vita adulta i danni di una alimentazione totalmente vegetariana sono soprattutto a carico dei denti e delle ossa entrambi più fragili e demineralizzati.
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La Dieta Ipocalorica consiste nella riduzione delle calorie: da 500 a 1000 kcal al giorno in meno, non incidendo però sulla quantità degli elementi nutrienti indispensabili al benessere dell’organismo. E’ consigliabile associare la dieta ipocalorica dimagrante ad attività fisica. E’ consigliabile calcolare giorno per giorno le calorie assunte e diminuirle rispetto a quelle abituali. E in rapporto alle calorie diminuite, si calcola la diminuzione del peso. Questo è possibile grazie ad una dieta equilibrata. Per non danneggiare il proprio organismo e ridurre il peso in modo corretto e salutare, bisognerebbe eliminare tutti quei cibi calorici dei quali potremmo fare a meno: alcol, zuccheri e grassi. Si dovrebbero consumate 3 pasti al giorno ed evitare snack fuori pasto che non apportano benefici all’organismo, ma solo calorie in eccesso. La dieta ipocalorica non prevede l’eliminazione di nessun alimento, esempio carboidrati o proteine, ma ne richiede la complementarità
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La prima dieta dimagrante dissociata fu ideata dal gastroenterologo americano Howard Ray negli anni '30.
Questa dieta si basa sul principio di non associazione di quegli alimenti che richiedono processi digestivi diversi e a causa dei quali avviene un rallentamento della digestione che compromette l'assorbimento dei nutrienti.
Il “monopiatto” è considerato la soluzione vincente per favorire i processi digestivi. Tuttavia esistono degli alimenti tra loro compatibili che possono essere abbinati. Perciò estremizzare questa convinzione, di non abbinamento di alcuni alimenti, può rivelarsi negativo da un punto di vista nutrizionale, nella carenza di importanti apporti calorici. Di base potremmo indicare alcune associazioni che non sono consigliabili per favorire i processi digestivi: non è consigliabile, ad esempio, associare alimenti proteici come latte, carne, uova, formaggio, pesce e legumi ad alimenti ricchi di carboidrati come la pasta, idolci,i gelati come anche non abbinare tipi diversi di carboidrati come zucchero e pasta o uva e pane, banana e pane.
La dieta prevede un consumo dissociato di proteine e carboidrati, la suddivisione dei cibi durante il corso della giornata a seconda del tipo. Sono previsti 3 pasti, a tre-quattro ore di distanza uno dall'altro, durante i quali, o nei venti minuti che li precedono e seguono, non si devono assumere liquidi per non diluire i succhi gastrici.
Le proteine dovrebbero essere consumate una volta al giorno e non dovrebbero superare il 20% del regime alimentare.
Le verdure crude non dovrebbero essere assunte a cena, perché necessitano di molto tempo per essere digerite. Potrebbero causare disturbi di latulenza..
Il principio su cui si basa la dieta consiste sulla distinzione di 3 categorie di cibi: carboidrati (pane, pasta, riso, legumi, patate, ecc); proteine (carne, pesce, uova, formaggi, ecc) ed i cibi neutri (verdure, oli, spezie).
Il principio fondamentale della dieta e' quello di non associare mai, in uno stesso pasto, un alimento appartenente al gruppo dei carboidrati con uno appartenente a quello delle proteine. Mentre le verdure, cibi neutri, possono essere consumate liberamente.
Alimenti associabili con i carboidrati: patate, rape, cavolo, banane, fichi, datteri, cereali miele, frutta secca possono essere associati con insalate verdura cotta frutta fresca e con i condimenti tipo olio e burrro.Alimenti proteici come carne, selvaggina, pesce, würstel, latte, formaggio 55% di , uova interepossono associarsi con ortaggi crudi vegetali bolliti e ancora frutta fresca e derivati della soia più indicati sono frutti di bosco, agrumi, melograno, melone, ananas, kiwi, mango, frutta esotica.
Alimenti neutri: Grassi: oli vegetali e animali, burro, margarina
Latticini: panna, latte intero, quark, yogurt, formaggio . Verdure: fagioli, carote, cavolfiore, spinaci insalata a foglie, prezzemolo, crauti, funghi. Spezie: erbe selvatiche e da giardino, aglio, curry, noce moscata.
Quali sono i benefici della dieta dissociata?
Tabelle diete dissociate
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La Dieta Scarsdale è nata negli Stati Uniti, alla fine degli anni '70, ad opera del dott. Herman Tarnower. Il principio fondante la dieta scarsdale è la limitazione degli apporti dei carboidrati. Non vi è alcun calcolo di calorie, ma i pasti sono limitati a colazione, pranzo e cena. Non sono previsti snack pomeridiani o fuori dei pasti. La condizione imprenscindibile è quella di attenersi rigorosamente alle regole di base: basso contenuto di carboidrati, moderato di grassi, ricca di proteine, alto contenuto di vitamine e minerali, frutta e vegetali.
Il periodo di applicazione della dieta può andare dai sette ai quattordici giorni.
La Dieta Scardale è una dieta "low carb" e"low fat", ad elevato contenuto proteico. L'acqua, sia contenuta nei cibi che l'acqua da bere ma soprattutto quella eliminata attraverso la diuresi, è elemento fondamentale di questa dieta perchè contribuisce ad una più rapida perdita di peso. Sono consigliabili almeno 4 bicchieri di acqua. Perciò elevata quantità di alimenti proteici che eccitano il metabolismo e in assenza di zuccheri accentuano il dimagrimento grazie alla forte perdita di acqua. Le proteine dovrebbero essere assunte ad ogni pasto. I carboidrati solo due volte alla settimana sotto forma di frutta, nella stessa misura delle proteine. I grassi sono praticamente assenti come grassi aggiunti ma sono contenuti nelle carni, nelle uova e in generale in tutti i pasti.Ortaggi e verdure cotte apportano le fibre, i sali minerali e le indispensabili vitamine .
Si possono aggiungere ai pasti: erbe, sale, pepe, limone, aceto, Worcestershire, senape .Assolutamente vietati gli alcolici.
Esercizio fisico
Questa dieta scarsdale non attribuisce all'esercizio fisico la perdita di peso. Anzi, si raccomanda di non compiere esercizi troppo estenuanti per i soggetti oltre i 40 anni, a meno che l'esercizio non sia già parte integrante della giornata.
Per approfondimenti sulla dieta scarsdale.
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