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Contro l'acne, cure appropriate e interventi estetici
Il IV Congresso nazionale congiunto Adoi-Sidemast, tenutosi a Napoli, ha
messo in luce la caratteristica dell’acne come vera e propria malattia
infiammatoria, di cui ci sarebbe traccia nel Dna e contro la quale vi
sono cure ben precise.
L’80% dei giovani ne sono colpiti, in maggioranza le donne e anche oltre i 30. Non si tratta dunque di un problema estetico, ma di un’infiammazione che va curata con farmaci antinfiammatori, topici che comportano applicazione locale di creme e pomate, sistemici che vengono utilizzati in aggiunta ai topici nei casi più gravi e prevedono l'assunzione di farmaci per via orale. Giuseppe Monfrecola, della Clinica dermatologica dell'università Federico II di Napoli, si è così espresso in occasione del congresso. Come intervenire sulle cicatrici da acne? Oltre ai peeling chimici, da qualche mese è possibile intervenire con il 'needling', una nuova tecnica in arrivo dal Sud Africa e praticata da pochi mesi in Italia solo in alcuni centri specializzati. Un bastoncino con alla sommità un rullo con circa 200 microaghi lunghi poco più di 1 millimetro. Il paziente è sottoposto a una lieve anestesia locale, e il rullo viene passato più volta sulla zona da trattare. L'azione dei microaghi crea migliaia di piccoli fori che favoriscono la produzione di nuovo collagene e quindi l'eliminazione o la forte attenuazione della cicatrice. Nei casi più gravi l'unica soluzione resta la dermoabrasione, tramite tecniche di chirurgia plastica che prevedono la rimozione di diversi strati di pelle.
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