MASTER ANNUALE IN SESSUOLOGIA CLINICA E DISTURBI SESSUALI L’attuale clima culturale promuove un forte interesse per il sesso – si pensi ad esempio all’uso che ne fanno i media – eppure, allo stesso tempo, la società sembra propendere sempre più verso una restrizione della libertà sessuale. Istituzioni religiose e settori conservatori della società civile e politica, infatti, esercitano fortissime pressioni per contenere e fortemente limitare la libertà sessuale, come se il sesso fosse slegato dall’affettività e dall’amore. Indipendentemente da età, sesso, cultura, orientamento sessuale, malattia e handicap, la sessualità gioca però un ruolo fondamentale nel benessere complessivo della persona e nella qualità di vita da essa condotta. Un individuo a disagio o in difficoltà con la propria sessualità può facilmente considerarsi inadeguato, essere ansioso e triste, provare accessi di rabbia e frustrazione. Frequentemente quindi i disturbi sessuali comportano quindi una profonda svalutazione di sé con pensieri automatici tipici. Negli uomini, ad esempio, sono frequenti pensieri come: “Stavolta non posso deludere la mia partner”; “Mi sostituirà con un altro ragazzo,” “Sono destinato a fallire”; nelle donne, pensieri come “Sto diventando grassa/brutta,” “Non sto soddisfacendo il mio partner,” e “Questo modo di fare sesso è immorale”. La sessualità è poi una componente fondamentale del legame di coppia, a prescindere dalla struttura che essa assume (eterosessuale o omosessuale, sposata o convivente). In questo caso, infatti, la sessualità dovrebbe essere espressione di cura per il partner e per se stessi, così come importante fattore di consolidamento del rapporto intimo. Purtroppo, però, spesso questo non è il caso. Nonostante gli specialisti da tempo riconoscano l’importanza che la sessualità riveste nella crescita, nel benessere e nella qualità di vita della persona, ben poco è stato fatto e si fa per l’educazione affettiva e sessuale della popolazione. Considerando quindi l’importanza che la sessualità riveste nella concezione di sé così come nel legame a due, emerge chiaramente l’importanza di figure specializzate nel campo della sessualità e nel trattamento dei disturbi sessuali che sappiano però applicare e indirizzare il proprio intervento anche verso settori della popolazione, come gli anziani e i portatori di handicap, fin ora poco considerati dalla pratica clinica, in particolare in Italia. È auspicabile e necessario quindi formare figure specializzate nel campo della sessualità e nel trattamento dei disturbi sessuali che siano preparati a prendere in carico una ampia gamma di possibili pazienti con necessità specifiche e di culture e religioni differenti. In quest’ottica, quindi, l'Istituto A.T. Beck propone un percorso di alta specializzazione che, sotto la direzione scientifica del Prof. Davide Dèttore e della Dott.ssa Antonella Montano, mira a formare professionisti sessuologici capaci di affrontare con strumenti moderni, con una mentalità non etnocentrica o eterosessista, i disturbi sessuali nell’individuo e nella coppia. http://www.istitutobeck.it/Disturbi/home.asp |