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Dieta veloceDieta dissociata ma senza esagerare!

Una dieta veloce? Ecco un esempio di dieta dissociata, basata su pochi cibi, e sempre gli stessi, che aiuta a perdere rapidamente peso. Però è bene protrarla al massimo per due settimane. Alcune diete invece, come il regime Shelton, possono essere seguite per tutta la vita.

Quante volte è capitato di leggere che il tale campione era un paio di chili sopra il peso-forma e in due giorni li aveva persi? Oppure di vedere in televisione una diva che non era proprio un'acciughina indossare un vestito nel quale non avremmo mai ritenuto potesse entrare?

Abbiamo provato invidia per queste persone, ma poi ci riconsolati pensando ai sacrifici che avevano dovuto sopportare e alle alchimie mediche che erano alla base di simili sucessi. E che, in ogni caso, quei repentini e vistosi cali di peso in eccesso essi potevano permetterseli, avendo al loro servizio una corte di dietologi, medici, maestri di ginnastica, massaggiatori; e poi la sauna, la piscina, la palestra. Infine tanto tempo da dedicare alla cura del proprio aspetto fisico, vero e prezioso strumento di lavoro. Ebbene la realtà è molto più semplice di quello che appare e i metodi seguiti dai grandi sono anche alla portata dei piccoli, purché li seguano con intelligenza, senza quelle esagerazioni che spesso trasformano i vantaggi in rischi. E' il caso delle diete dissociate che nel panorama delle diete dimagranti costituiscono un capitolo a sé. Iperproteiche, iperlipidiche, iposodiche e via si seguito, le diete dissociate hanno tutte una caratteristica comune: un solo alimento o una sola categoria di alimenti.

Il carburante della macchina uomo

L'organismo umano per funzionare bene, senza squilibri, in regime dimagrante o normale, necessita di tre tipi fondamentali di sostanze da assorbire attraverso l'alimentazione: proteine, carboidrati e grassi. Le proteine sono utilizzate per ricostruire ciò che viene continuamente distrutto come gli enzimi e gli ormoni. I carboidrati, detti anche zuccheri o glicidi, forniscono energie pronte per essere utilizzate e sono particolarmente indicati per l'alimentazione degli sportivi e delle persone addette a lavori pesanti. I grassi, infine, costituiscono anch'essi una fonte energetica, ma di riserva: depositati nelle cellule adipose, vengono utilizzati dal'organismo al momento opportuno. In una alimentazione regolare, queste tre sostanze debbono essere fra loro in un rapporto del 25 per cento, 55 per cento, 20 per cento rispettivamente. Per esempio, in una dieta da 1000 calorie, gli alimenti zuccherini (cereali, frutta fresca, latte) debbono fornirne 550, mentre la carne contribuirà con altre 250 calorie. Quando questo rapporto non viene rispettato, l'organismo umano si difende, trasformando e adattando alle sue esigenze le sostanze più disparate. Poiché la "macchina uomo" continuamente pensa, respira, cammina, mangia, digerisce, ha assoluta ncessità di carburante e per procurarselo è pronta a trasformare in energia anche sostanze non idonee, dirottandole dalla loro funzione principale. Così le proteine spesso finiscono per sostituire i carboidrati  o i grassi quando manchino, ma non senza conseguenze. Infatti, nel caso delle proteine utilizzate come combustibile, anziché per ricostruire quello che viene consumato, si avrà un residuo di azoto che sarà espulso dall'organismo, senza essere stato utilizzato attraverso fegato  e reni. I grassi, a loro volta, in assenza di zuccheri, bruceranno in modo imcompleto e daranno luogo alla produzione di acetone. Ne deriverà un aggravio di funzioni per fegato e rene che alla lunga ne soffriranno. Chiarita la necessità di fare attenzione, vediamo ora come è fatta una "deita dissociata".

Monotonia = meno appetito

Il cardine di tutte le diete dissociate è la monotonia che automaticamente riduce l'appetito. Pur potendo mangiare a volontà, quando il cibo è sempre lo stesso, fosse pure il più ghiotto del mondo o la semplice  agognata e talvolta  irraggiungibile pastasciutta, si arriverà ad una sicura riduzione delle quantità. La varietà dei cibi rappresenta infatti una delle spinte principali a mangiare più del necessario, stimolando il desiderio, la famosa "acquolina in bocca". Ma quando in tavola c'è un solo piatto, senza nessun altro condimento oltre un po' di sale, ed inoltre è proibito bere bere durante i pasti, interviene immediatamente un senso di sazietà che ha come conseguenza una riduzione di calorie introdotte nell'organismo. Alcune diete dissociate possono così essere seguite per uno o due giorni, altre per una settimana e altre ancora per tutta la vita, come nel caso del "regime Shelton". Escludere totalmente alcuni gruppi di alimenti per giorni e giorni può rivelarsi negativo , come abbiamo visto, per l'intero organismo. Ma è ben diverso se l'esclusione è limitata ad un pasto al giorno. Per esempio: mangiando soltanto yogurt per l'intera giornata è di gran lunga diverso dal prendere soltanto latte a colazione, soltanto pasta a pranzo, soltanto carne a cena. Anzi, un'alimentazione di questo tipo può rivelarsi favorevole per una migliore digestione, perchè i cibi non vengono mescolati in maniera incongrua, pur rispettando le indispensabili ripartizioni del nutrimento. 

Quando sono utili

Le diete dissociate possono rivelarsi utili soprattutto in particolari giorni specialmente per superare i momenti critici durante le diete dimagranti. Accade, infatti, che dopo un certo periodo un regime ipocalorico bilanciato non sortisca più alcun effetto. Allora il dimagrimento si arresta, l'ago della bilancia rimane fisso sempre sullo stesso peso e si avverte un senso di scoraggiamento. La dieta dissociata, praticata in momenti simili, rappresenta una rottura e allo stesso tempo uno stimolo psicologico. Indipendentemente da tutto questo, la dieta dissociata può essere utilizzata anche per risolvere problemi immediati, quando è indispensabile scendere di uno o due chili dall'oggi al domani. Può accadere che, in vista di un'occasione speciale, si scopra che il più bel vestito del guardaroba è inutilizzabile perchè "tira" nei punti cruciali. Allora una giornata a base di ananas può rivelarsi un toccasana. Dopo qualche stravizio alimentare (cenoni, banchetti che sembra non debbano finire mai) si avverte sempre una sensazione di pesantezza, quasi intossicazione. Per alleggerire l'intestino non c'è nulla di meglio di una dieta a base di yogurt. Con un minimo di cautela e magari dopo aver parlato con il medico, tutti possono seguire una dieta dissociata. E' importante però non protrarla per più di una o due settimane. Quattordici giorni, infatti, è il limite massimo di sopportazione per un organismo sano, dopo si aprono le vie alle nevrosi, alle malinconie, ai disturbi metabolici e, come dicevamo all'inizio, i possibili vantaggi si trasformano in rischi gravissimi. 

Seguite questo percorso con un clic sul link DIETE per scoprire alcune "diete dissociate"

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