Lo svezzamento è la fase in cui cibi solidi e semisolidi vengono gradualmente integrati nell’alimentazione a base di solo latte. Secondo le raccomandazioni del ministero della Salute, questa tappa fondamentale nello sviluppo del bambino puo’ avere inizio quando il piccolo ha compiuto sei mesi.
Novità a proposito di questo argomento, al centro dell’interesse di mamme e pediatri, sono state introdotte da uno studio condotto presso l'Università del Colorado, che ha messo in luce la relazione esistente tra l’inizio dello svezzamento e  il rischio di insorgenza di diabete 1 (diabete infantile o giovanile).
La ricerca ha preso in esame un campione composto da circa 1.800 bambini accomunati da una predisposizione genetica al diabete 1.
I ricercatori hanno seguito i piccoli dal momento della nascita al completamento della fase dello svezzamento, al fine di valutare la relazione tra l’alimentazione in età neonatale e infantile e l’insorgenza di diabete 1.
Nel corso dello studio, il 53% dei bambini ha sviluppato diabete di tipo 1.
Alla luce dei risultati emersi, i ricercatori hanno indicato come “finestra” ideale per l’inizio dello svezzamento l’età compresa tra i 4 e i 5 mesi. Iniziare ad introdurre cibi solidi o semisolidi nella dieta del bambino sia prima che dopo aumenterebbe il rischio di insorgenza di diabete 1 nel bambino.
Al fine di ridurre il più possibile questo rischio, è necessario intervallare l’introduzione di cibi solidi, come la frutta, con l'allattamento al seno.

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