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Il ruolo degli ormoni nella terapia sostitutiva in menopausaL’età matura per una donna comporta l’ingresso in menopausa, ovvero la perdita delle mestruazioni. Le ovaie, a seguito di questo processo, progressivamente, non producono più estrogeni. La maggior parte delle donne sperimenta questa condizione intorno ai 50 anni.
Il deficit degli estrogeni è associato alla comparsa delle ben note vampate di calore, all’eccesso di sudorazione, all’insonnia, alla secchezza vaginale,ai disturbi ansioso depressivi tutti disagi che interessano un’altissima percentuale di donne, fino all’85% di esse. L'obiettivo della terapia ormonale, definita come terapia a base di estrogeni e in combinazione con progestinici (E + P), è proprio quello di alleviare questi sintomi. demenza o malattie cardiovascolari). La terapia viene prescritta durante la perimenopausa e all'inizio della menopausa per contrastarne i sintomi e per il trattamento di atrofia vulvo-vaginale. Nell’utilizzo della terapia i progestinici dovrebbero essere somministrati in una dose sufficiente che va dai 10 ai 14 giorni. Gli estrogeni possono fornire sollievo ai disturbi vasomotori, inoltre può essere presa in considerazione una terapia transdermica o transvaginale. • Dati rilevati prodotti da vari studi hanno dimostrato l'efficacia degli estrogeni nella conservazione della massa ossea e nella prevenzione delle fratture. osteoporosi dovrebbero essere però considerati in relazione ad altri fattori determinanti come età, sintomi, e fattori di rischio. Ogni paziente dovrebbe essere adeguatamente controllato mediante tecnologie preposte per determinare i fattori di rischio di fratture e l'adeguatezza delle dosi somministrate anche in considerazione che esistono per la terapia dell'osteoporosi altri farmaci come i bifosfonati ,gli alendronati ,il calcio e la vitamina D
• I Progestinici possono avere effetti sul metabolismo dei lipidi, pertanto ne vanno tenuti sotto controllo i valori. • Nel trial l'incidenza di malattie tromboemboliche ed embolia polmonare è stata di 3,5 su 1000 persone nel corso di un anno nel gruppo trattato con estrogeni e progestinici, rispetto all’ 1,7 nel gruppo placebo. L'incidenza è maggiore con l'aumentare dell'età e in presenza di obesità. • Anche l’incidenza dell’ictus sembra aumentare nel gruppo trattato rispetto al gruppo placebo.
Demenza Terapia Non-ormonale consiste nella terapia sintomatologica .Tra i farmaci prescritti troviamo per le vampate laclonidina,per i disturbi nervosi gli antidepressivi, soprattutto serotoninergici,gli ansiolitici utili anche a combattere la tachicardia, e gli anticonvulsivanti per combattere l'insonnia Preparati vegetali
L’invecchiamento, anche non direttamente connesso alla menopausa, comporta un’alterazione di questi ormoni abbassando i loro valori di circa la metà rispetto a quelli delle giovani donne. • Sintomi attribuiti a deficit di androgeni: calo del desiderio sessuale, senso di malessere, perdita di concentrazione, stanchezza… possono essere imputabili anche al contemporaneo deficit di estrogeni. • Dati sugli effetti di androgeni nella terapia sostitutiva nelle donne in menopausa: La somministrazione di testosterone migliora la libido, l’eccitazione sessuale, la frequenza di fantasie sessuali, la forza muscolare, la qualità della vita, rispetto a quanto accade nella sola terapia a base di estrogeni. • Gli effetti collaterali della terapia a base di androgeni possono comportare: Acne, irsutismo e una riduzione significativa delle lipoproteine ad alta densità (HDL). Indicazioni per la terapia a base di estrogeni: Vari esami e analisi hanno dimostrato l'efficacia degli estrogeni nel trattamento dei sintomi della menopausa. Inoltre gli estrogeni possono contribuire a ridurre disturbi dell'umore (depressione),disfunzione sessuale durante le prime fasi menopausa. Va sottolineato che non tutti i disturbi o le disfunzioni cognitive che coincidono con l’ingresso in menopausa vanno attribuite ad essa e bisognerebbe pertanto prima valutare altre cause psico-sociali o questioni che possono incidere al momento della menopausa. INDICAZIONI• Trattamento di sintomatologia moderata o grave legata a disturbi come vampate, e sudorazioni notturne. • Trattamento di sintomatologia moderata o grave di atrofia vaginale (ad esempio, secchezza, prurito e bruciore) associata alla menopausa. • Prevenzione dell'osteoporosi in post-menopausa.
CONTROINDICAZIONI Indagini da praticare prima di iniziare la terapia ormonale sostitutiva: visita ginecologica ecografia pelvica mammografia densitometria ossea spinale e femorale esami ematochimici:lipidi-quadro coagulativo-assetto epaticoLa terapia è prescritta durante la perimenopausa e all'inizio della menopausa per il sollievo dei sintomi della menopausa generalizzati e il trattamento dell' atrofia vulvovaginale. Nelle donne con utero intatto, il progestinico dovrebbe essere aggiunto agli estrogeni per proteggere l’endometrio dal rischio dello sviluppo di iperplasia endometriale e cancro.
I Progestinici possono essere somministrati con una continuità o in modo sequenziale per arrivare ad una regolarità di dosi per La dose di estrogeni dovrebbe essere commisurata alla gravità dei sintomi o per la prevenzione di altre patologie sempre in considerazione dell'età del paziente Le forme di assunzione di estrogeni e le corrispondenti dosi giornaliere più comunemente utilizzate sono • coniugate con estrogeni equini ( • micronizzato 17 β-estradiolo ( • transdermico estradiolo ( • etinil estradiolo ( • preparati estrogenici vaginali L'assorbimento transdermico di estradiolo evita proprio questo metabolismo di primo passaggio , producendo così livelli plasmatici terapeutici a dosaggio totale giornaliero più basso Inoltre, le elevate concentrazioni di estrogeni per via orale che interessano anche il fegato (in confronto all’assorbimento transdermico che avviene direttamente nella circolazione periferica) può indurre ad una maggiore sintesi di trigliceridi e di alcune proteine. Pertanto, la somministrazione di estrogeni transdermica è preferita in certe situazioni cliniche, come ad esempio nelle donne con ipertensione, ipertrigliceridemia. La somministrazione vaginale di estrogeni è stata utilizzata per il trattamento di atrofia vaginale. Questo trattamento può avere effetti sistemici a seconda della dose e della modalità di assunzione di estrogeni. Gli estrogeni somministrati nella vagina sono maggiormente assorbiti attraverso la mucosa vaginale.
Ogni paziente deve essere adeguatamente monitorato con la densitometria e Gli effetti collaterali di composti progestinici sono difficili di valutare e variano a seconda della somministrazione. Alcune donne hanno sintomi tipici simili a quelli premestruali: oscillazioni di umore, gonfiore, ritenzione di liquidi, e disturbi del sonno. La variazione dei vari agenti progestinici può diminuire questi sintomi e disturbi che in particolare sono inferiori con il drospirenone Studi sugli effetti degli agenti progestinici hanno riportato risultati contraddittori. Profili lipidici devono essere monitorati per determinare il rischio individuale.Alcune donne hanno mostrato rifiuto agli effetti di tutti i progestinici somministrati per via orale. Diversi cerotti transdermici sono disponibili che contengono estradiolo e un progestogen che può essere usato come alternativa. Inoltre, il progesterone somministrato trans-vaginalmente presenta caratteristiche di assorbimento per mezzo di un gel bioadesivo che può portare ad un'adeguata gestione endometriale con minori effetti collaterali. Il trattamento si è dimostrato efficace nel trattamento di donne sterili nel mantenere integrità per l’impianto di embrioni in fase luteale endometriale; in pazienti con cicli mestruali irregolari. Questo trattamento inoltre protegge contro iperplasia endometriale e da problemi di sanguinamento. menopausa chirurgica (45). Fattori variabili che hanno dimostrato di aumentare il rischio di vampate: fumo di sigaretta (47,48), Indice di massa corporea (48,49), e la mancanza di esercizio fisico (49). Fattori di rischio non modificabili: storia familiare di menopausa in età inferiore ai 52 anni di età, e brusca menopausa indotta da un intervento chirurgico (50), chemioterapia. |