Malattie infiammatorie intestinali, tutte le terapie/1
Per malattie infiammatorie intestinali di tipo cronico si intendono il morbo di Chron e la colite ulcerosa, che a seconda della gravità e del tipo di malattia, hanno bisogno di determinati farmaci che puntano all'ottenimento di una remissione e al suo mantenimento. Questi farmaci per le malattie infiammatorie intestinali sono divisibili in classi. Vediamo di quali farmaci si tratta nello specifico, della loro formulazione ed efficacia e dei loro effetti collaterali.
Farmaci malattie infiammatorie intestinali croniche: gli aminosalicilati
Gli aminosalicilati sono farmaci a base di acido-5 aminosalicilico, anche detto mesalazina. Gli effetti di questi farmaci derivano dall'inibizione di leucotrieni e di altri processi coinvolti nell'infiammazione, oltre agli effetti antiprostaglandine e antiossidanti. Gli aminosalicilati hanno inoltre un effetto protettivo intestinale di tipo antiproliferativo, e proteggono dai rischi del cancro del colon, di cui i pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali croniche sono soggetti a rischio.
La mesalazina assunta per via orale non arriva al colon essendo assorbita dall'intestino tenue: essa viene dunque legata a una seconda frazione con legame azotato, che in tal modo le permette di raggiungere il colon: questo accade con i profarmaci sulfasalazina e olsalazina. Altrimenti è possibile trovare la mesalazina in compresse gastroresistenti a rilascio modificato che hanno una pellicola che si scioglie solo verso il color rilasciando il principio attivo. Oppure è disponibile come clisteri, supposte e gel per terapia per vie rettali.
Per quanto riguarga la loro efficacia nella cura delle malattie infiammatorie intestinali croniche, gli aminosalicilati hanno dimostrato di poter garantire una remissione dal 35 al 50% della malattia nei casi di colite ulcerosa moderata o lieve, mantenendo questo stadio remissivo per quasi sei mesi in oltre la metà dei casi, mentre nel morbo di Chron sono inefficaci se è localizzato all'ileo, e generalmente blandi. Tra gli effetit collaterali della mesalazina c'è nausea, vomito, diarrea, mal di testa e dolori addominali. Le compresse rivestite da film non devono essere prese in associazione ad antiacidi, perché questi ultimi ne provocherebbero il dissolvimento precoce. Lo stesso accade con la ranitidina ed altri antagonisti dei recettori H2.
Farmaci malattie infiammatorie intestinali croniche: i corticosteroidi
I corticosteroidi sono efficaci nel provocare la remissione dei casi più resistenti di colite ulcerosa e morbo di Chron, ma causano gravi effetti collaterali, per questo vengono utilizzati solo in caso di periodi critici, per poi essere ridotti e sospesi in una fase di normalizzazione. Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato che solo la metà dei pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali croniche aveva una risposta significativa con l'uso di corticosteroidi per via sistemica, che si rivelano inefficaci nelle terapie di mantenimento.
Per questo motivo, i corticosteroidi per via rettale (clisteri di idoocortisone o schiuma) sono preferibili nella cura della colite ulcerosa a localizzazione distale: o in forma sintetica come nel caso della budesonide, che può essere usata per via orale nel trattamento del morbo di Chron, particolarmente nelle preparazioni a rilascio modificato. Tra i corticosteroidi, la budesonide ha meno effetti collaterali, mentre in genere questi farmaci causano ipertensione arteriosa, ritenzione idrica, osteoporosi, sensibilità verso le infezioni, sindrome di Cushing, iperglicemia, insonnia e disturbi dell'umore.
Continua....
Link utili:
Associazione malattie infiammatorie croniche dell'intestino
Morbo di Chron
Rettocolite ulcerosa
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