La Sindrome di Down scende in campo

La Sindrome di Down non ha più limiti. E anche il mondo dello sport riconosce l'importanza della realtà "Down". Sarà presentato il prossimo lunedì 21 marzo il Vademecum ''Orientamenti sulla pratica sportiva per gli atleti con sindrome di Down''. Il documento è stato redatto da Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva e relazionale) e CoorDown (Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down) e vedrà il suo debutto proprio in occasione del World Down Syndrome Day. Lo sport è il luogo ideale del coinvolgimento e dell'assenza di differenze. Per questo dallo sport vengono le iniziative più importanti di inclusione sociale. Il vademecum avrà come scopo di divulgare la cultura aperta e senza preclusioni della pratica sportiva. Le differenze sono bandite per definizione. Per dimostrare ciò è chiaro che anche le persone affette da Sindrome di Down debbano a tutti gli effetti essere inclusa nella pratica e nel piacere di fare sport. Obiettivo del vademecum sarà perciò spingere le famiglie a credere che inserire i loro figli, bambini, ragazzi ed adulti, nel mondo dello sport è un'opportunità da cogliere al volo per sviluppare la loro socialità e le loro potenzialità. Allo stesso tempo, consente agli operatori e ai tecnici di avvicinarsi con la giusta competenza e sensibilità al mondo della disabilità e della Sindrome di Down. La Sindrome di Down non esclude i ragazzi alle tante possibilità della vita, non escludiamoli dal mondo.