Ultimi articoli

Ultime news

Sei in Fitness » Rilievo » disabilità e sport
E-mail
Sport e disabilità senza limiti

disabilità e sportLa disabilità motoria non ha più limiti. Anche nello sport agonistico. Lo sport nella disabilità diventa fondamentale per la salute mentale e fisica di un soggetto portatore di handicap a patto che l'attività fisica ad ogni livello sia seguita in modo rigoroso dal punto di vista medico. E lo sport diventa fondamentale per indagare il rapporto tra psicologia e disabilità.

 

 

Li chiamano "diversamente abili", ma diversi da cosa? La disabilità è sempre di più solo un limite mentale e dell'indifferenza collettiva. I portatori di handikap motori ne hanno preso coscienza e anche nell'attività sportiva spingono i propri sforzi e la propria volontà oltre ogni limite. Lo sport non è più un tabù. E l'esistenza di olimpiadi dedicate ai diversamente abili ne sono una prova concreta. Le paraolimpiadi non sono un contentino per far sentire "speciali" una certa categoria di persone, ma un vero e proprio trampolino di lancio per sportivi e una vetrina di risultati sportivi. Attirando persino le attenzioni degli sponsor e dei mass media. E per le persone disabili diventa un modo per strappare il velo dell'ipocrisia e sfidare alla pari il mondo dei "normali". I diasabili impegnati in uno sport, qualsiasi sport, vanno al di là del semplice agonismo, sfidando a volte le stesse leggi fisiche e ottenendo risultati di tutto rispetto. A ben guardare la disabilità entra a pieno titolo nello sport da competizione e di tutti gli sport più seguiti dal pubblico sportivo esiste una versione "disabilità". I diversamente abili infatti gareggiano nell'atletica leggera, basket, tiro con l'arco, automobilismo, calcio, ciclismo, nuoto scherma, sport invernali, tennis...e chissà per quante altre discipline si stanno già allenando. Da un punto di vista di salute mentale e fisica lo sport è il modo migliore per non creare un muro di isolamento e pregiudizio intorno al disabile, superare i limiti fisici imposti dallo stato irreversibile e una guarigione intesa come condizione spirituale e contenimento del peggioramento delle condizioni della disabilità. Prima comunque di arrivare ai risultati e alle vittorie agonistiche òlo sport per un disabile deve soprattutto passare per un approccio medico serio e specifico. Un disabile dovrà comunque affrontare degli ostacoli diversi da uno sportivo in piena capacità motoria e per questo delve essere preparato e allenato per non peggiorare la sua condizione psicofisica. Il ruolo del medico sportivo sarà ancora più importante in questo caso perchè rappresenterà una figura a limite tra medico, valutatore sportivo e sostenitore. La visita medica di un diversamentre abile segue dei passi imprescindibili per l'analisi della situazione di partenza e dei futuri sviluppi. Il medico valuterà stimolando la fiducia e lo stato di benessere del paziente: La funzione motori, lo stato della sensibilità dei sensi e dei riflessi involontari e ad ogni stimolo ambientale, le funzioni cerebrali e vestibolari considerando lo stato di autonomia del soggetto, lo stato delle funzioni superiori come linguaggio e memoria. Per il resto la visita medica è come una qualsiasi altra visita, con le stesso tipo di analisi, accertamenti, tecniche di misurazione. Solo la valutazione cambierà. Lo sport risulta poi l'attività che più di tutte si presta ad essere sviluppata come strumento di indagine e terpia della moderna psicoterapia. Questo stretto rapporto tra disabilità-sport-psicologia nasce con una netta presa di coscienza sul concetto di salute. Per fare un esempio l'ONU nel 1946 definì così il concetto di salute "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto nell'assenza di malattie o infermità". Come non dargli ragione.

Un blog

La storia

Showfarm

Articoli correlati