In base a come gli ormoni agiscono sul cervello, si può aprire una nuova possibilità per il trattamento dell’infertilità

Spingendo il cervello a produrre maggiori quantità dell’ormone Gpr54 o della kisspeptina, è possibile aumentare la fertilità delle pazienti. È stato verificato dai ricercatori dell’Imperial college di Londra, che hanno studiato 5 donne soggette ad amenorrea ipotalamica, una patologia che interrompe il ciclo mestruale. In questo caso l’ipotalamo, che è quella parte del cervello che regola il ciclo mestruale, cessa di produrre regolarmente gli ormoni, ancora non si è scoperto perché. L’amenorrea ipotalamica può causare infertilità, anche se non ne è una causa comune.

I ricercatori hanno somministrato alle 5 donne sottoposte allo studio alcune gocce dalle diverse concentrazioni di kisspeptina, studiando poi i loro livelli di lh tramite prelievo del sangue. Ciò che hanno rilevato è stato un aumento dei livelli di kisspeptina, che ha portato ad un conseguente incremento dei livelli di lh: “Abbiamo visto nel breve periodo – spiegano i ricercatori – che infusioni intravenose di kisspeptina a certe dosi possono ripristinare i livelli di lh essenziali per la fertilità femminile”.

Approfondimenti