Un team di ricercatori nipponici ha preso in esame in un campione di topi il meccanismo della riproduzione, concentrandosi in particolar modo sulla funzione svolta dal microRna.
I ricercatori hanno individuato l’esistenza di una stretta relazione tra arresto dell’ovulazione e inattività di determinati geni del “piccolo Rna”.
Negli esemplari femmina per le quali i geni erano stati “congelati”, si è riscontrato un forte calo nell’attività dell'ormone luteinizzante, responsabile del processo ovulatorio.
Allo stesso tempo, solo nel 9% dei casi in seguito all’accoppiamento si verificava una gravidanza.
Allo stesso modo,una stimolazione del processo contrario determinava un aumento della fertilità femminile e delle gravidanze.
La ricerca apre quindi nuove prospettive nel settore della cura dell’infertilità femminile.
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