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Terapie per l'incontinenza femminile
Per diagnosticare in modo inequivocabile questo disturbo e adottare un adeguato trattamento terapeutico è necessario prendere in considerazione tutte le possibile cause indi per cui oltre ad alcuni esami diagnostici mirati ed essenziali, viene consigliato di tenere un diario dove scrivere e monitorare la modalità, la frequenza e la quantità di urina emessa nell’ arco di circa 72 ore. I metodi per risolvere l’incontinenza femminile possono essere di entità chirurgiche, nei casi più gravi, oppure “ginniche" quando il caso di incontinenza urinaria non e cosi gravve da richiedere l’intervento chirurgico. Per la risoluzione del problema di incontinenza femminile gioca un ruolo fondamentale la riabilitazione del muscolo pelvico mediante il biofeedback e/o elettrostimolazione. Questo tipo di approccio terapeutico è molto utile in caso di incontinenza femminile da sforzo o da urgenza e risolve completamente il problema nel caso il cui il prolasso è poco pronunciato, Mentre, se il prolasso è grave, garantisce una miglior riuscita dell’intervento chirurgico correttivo. La via chirurgica viene consigliata solo e se le terapie farmacologiche e riabilitative non danno risultati.
In parallelo alla terapia sovra citata può essere prescritta la terapia farmacologica che agisce a livello del sistema nervoso e a livello recettoriale locale, ai fini di aumentare la soglia dello stimolo di fare pipì e riducendo la sintomatologia legata all’incontinenza femminile d’urgenza. L’interesse dell’mondo scientifico è volto verso un miglioramento quotidiano delle terapie per l’incontinenza femminile, cercando di renderle sempre meno invasive e liberando le pazienti dal disagio psicologico dovuto a questo disturbo che spesso ha un impatto frustrante e negativo nella loro vita sociale. Link utili:
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