Pratica gettonatissima e molto discussa in questo periodo, soprattutto perché ha attirato a se moltissimi divi del grande schermo, la meditazione trascendentale si distingue dalle altre forme…scopriamo perché

Il regista David Lynch sta facendo della diffusione della conoscenza di questa meditazione trascendentale la sua personale crociata, tanto da proporla in molte scuole statunitensi e arrivare fino in Italia.

La MT è una delle pratiche di meditazione più studiate dagli scienziati e maggiormente seguite su scala mondiale. La sua particolarità rispetto allo yoga, allo zen, o al vipassana sta nel riferirsi ad un gruppo chiuso: è quindi praticata solo da chi appartiene a quel gruppo e ci si deve attenere scrupolosamente agli insegnamenti del guru di riferimento: Maharishi Mahesh Yogi. È stato proprio lui, infatti, a perfezionarla negli anni 50. La sua fama la deve al ruolo che ha avuto come iniziatore nel percorso di meditazione fatto dai Beatles e altre rock star.
La meditazione trascendentale non si basa sulla concentrazione e la consapevolezza del “qui e ora”, ma consta nel ripetere mentalmente o a voce un mantra, presente comunque come elemento caratteristico in tutte le discipline spirituali orientali. L’intonazione in questo caso è fondamentale, anche se lo si sta recitando a mente.
La funzione del mantra è quella di andare a sostituire il flusso di pensieri, creando le condizioni adatte per uno stato di trascendenza. In base alle proprie caratteristiche, viene attribuito a ciascuno un mantra bisillabo tra i vari possibili, che dovrà restare segreto.
La pratica di questa meditazione ha una durata di circa 15-20 minuti da effettuare due volte al giorno, ad occhi chiusi e da seduti.

Le testimonianze di chi lo pratica si riferiscono ad uno stato di serenità, equilibrio ed energia. Sono diversi gli studi scientifici che hanno comprovato l’efficacia della MT, soprattutto per quanto riguarda un miglioramento dello stato di salute e del rilassamento della persona.

Del resto non siamo così estranei all’uso di un mantra: infatti nella chiesa ortodossa orientale è consuetudine recitare la Preghiera di Gesù - “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me, peccatore!” - ripetendola per diverso tempo.

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