Canapa: da pericolo a risorsa 

Non è facile sentir parlare di canapa senza rischiare di trattare un argomento tabù. Ma prima ed oltre ad essere utilizzata come stupefacente la canapa è una pianta ricca di proprietà benefiche e dall'uso diversificato. In Italia la sua coltivazione è regolata dalla legge, ma solo perchè non si sono fatte a suo tempo le debite differenze e le giuste considerazioni sul reale utilizzo della canapa.

In Italia infatti si torna a parlare di canapa e di un certo interesse per la sua coltivazione. E' ciò che è emerso anche da un convegno tenutosi il mese scorso (luglio 2011): "Green economy: una nuova strategia per la canapa". Anche nel nostro paese si torna a guardare alla canapa come ad “una coltivazione estremamente promettente"; e già si parla di un disegno di legge-delega per la promozione della filiera agroindustriale della canapa sativa. Ampiamente diffusa in Italia nel secolo scorso, la canapa sativa ha subito un primo colpo di freno alla produzione a causa della concorrenza delle materie plastiche. Se vuoi saperne di più leggi in cosa consiste la proposta di legge per rilanciare la canapa sativa in Italia.

Nota fin dall'antichità come materia prima per la produzione di diversi materiali, nonchè per le sue proprietà mediche, la canapa sativa è stata proibita dalla legge Cossiga nel 1977 perché accomunata alla “cannabis indica” che, invece, ha caratteristiche molto differenti ed è uno stupefacente. Ciò che differenzia le due specie di piante è l'elemento THC. Esistono diverse varietà di canapa. Ci sono quelle coltivate tradizionalmente in Europa per produrre tessuti (cannabis sativa) a basso contenuto di resina, e quelle originarie dell’Oriente ricche invece della resina contenente i cannabinoidi responsabili dell’effetto psicoattivo (cannabis indica). I cannabinoidi si trovano nella resina che impregna le infiorescenze delle piante. Il THC (tetraidrocannabinolo) è il cannabinoide più importante. Se vuoi saperne di più leggi la storia della canapa.

La canapa è stata da sempre utilizzata per produrre diverse cose: per fare carta, stoffe, olio, farina, cosmetici e medicinali. Ecco perchè dal dicembre 1997 una circolare del Ministero dell’Agricoltura ha autorizzato una deroga per la coltivazione sperimentale su mille ettari (successivamente ampliata). Ma per cosa è nota fin da tempi antichissimi la canapa sativa? Tra gli usi medici noti sin dall'antichità la canapa è utile per controllare stati di nausea e vomito, anoressia e cachessia, spasticità, condizioni dolorose (in particolare dolore neurogeno); è utile per i disordini del movimento, asma e glaucoma; si può sviluppare contro allergie, infiammazioni, infezioni, epilessia, depressione, disordini bipolari, ansia, dipendenza, sindrome d'astinenza ed è in fase di ricerca il suo uso contro malattie autoimmuni, cancro, neuroprotezione, febbre, disordini della pressione arteriosa. E come alimento l'olio ricavato dai semi di canapa è perfetto per preservare la salute del cuore e la farina ricavata per arricchire la propria dieta di proteine e minerali, senza rischio glutine! Se vuoi saperne di pi leggi quali sono le proprietà della canapa per la salute.

Olio di canapa: proprietà

Perchè canapa?