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Iridologia: con l'iridoscopio l'occhio dice come stiamoL'iridologia è una disciplina che permette la diagnosi sulla salute del paziente attraverso lo studio della sua iride tramite uno strumento noto come iridoscopio: guardando all'iridoscopio l'occhio di qualcuno si può sapere quali organi del suo corpo hanno una funzionalità compromessa, ma anche le caratteristiche fisiologiche e psicologiche di quella persona.
La procedura dipende molto dalla sensibilità e dall'attenzione dell'iridologo, il quale riesce a vedere l'organo malato, ma non può procedere a una diagnosi clinica. Ecco perché l'iridologia è uno strumento diagnostico preventivo, che si può usare prima di effettuare controlli specialistici. Per fare quest'analisi iridologica, l'iridoscopio è l'arma principale, perché è composto sia da un microscopio mobile, sia di un sistema di illuminazione che permette di vedere chiaramente l'iride dopo la sua messa a fuoco.
L'uso di fotocamere digitali permette anche di fotografare l'iride in ingrandimento. Questo perché in base a macchie e sfumature dell'iride e in base alla forma della corona e a quello che c'è intorno, l'iridologo scopre la costituzione del paziente e l'evoluzione possibile delle sue patologie. Altri parametri in gioco per la diagnosi sono la lucentezza dell'iride e la sua velocità di contrazione, sempre visibili con l'iridoscopio. L'iridologia è presente da oltre un secolo e forse anche prima, e la sua patria d'origine è l'Ungheria, ma non può considerarsi una scienza esatta perché presenta margini di errore. La diagnosi iridologica colloca la struttura dell'iride sulla base di una mappatura che lo paragona a un quadrante di un orologio, nota come la mappa di Jensen: a ogni spicchio corrispondono delle parti del corpo e i segni su quel punto preciso dell'iride o altre caratterizzazioni ne rivelerebbero lo stato di salute. Link utili: Nascita dell'iridologia (guarda video)
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