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Nutraceutica, una scienza alimentare "combinata"La nutraceutica è una scienza che combina nutrizione e farmaceutica (da qui il nome) e che si occupa di studiare gli alimenti che hanno un effetto benefico sulla salute umana: come si vede si tratta di un campo molto vasto e abbastanza indefinito, dato che sono tantissimi gli alimenti, in particolar modo la frutta, la verdura o le erbe, che hanno effetti benefici sulla salute dell'uomo. Quindi, con più esattezza, vediamo quali obiettivi si pone la nutraceutica e quali sono i suoi principali campi di applicazione.
Innanzitutto la nutraceutica per essere obiettiva e attestabile deve basarsi su dati certi: la nutraceutica infatti non può parlare per vaste categorie, altrimenti si baserebbe sui presupposti, già citati, per cui frutta e verdura fanno bene o qualche detto della nonna su olio di fegato di merluzzo, succo di limone e aglio spremuto. La nutraceutica, per essere una scienza, si basa sui dati scientifici e sulle scoperte relative ai singoli cibi, in modo da fornire indicazioni utili. La nutraceutica, facendo un esempio, può parlare del cavolo rosso e dimostrare, tipo, che il suo succo fa bene contro i reumatismi perché contiene una particolare sostanza, e per farlo si basa su studi campionati, che risultimo cioè attendibili. Un'altra caratteristica della nutraceutica è che di solito tratta di alimenti facili da assumere e facili da reperire: facendo un altro esempio basato sulla fantasia, l'estratto da essiccazione del tuorlo delle uova delle aquile di mare dalla testa bianca potrà avere grandi proprietà benefiche, ma non fa al caso della nutraceutica, perché si tratterebbe, se mai esistesse, di un prodotto particamente irreperibile ai più, mentre l'intento della nutraceutica è quello di guarire le persone. Allo stesso modo, posto che una spezia piccante e il pomodoro siano ricchi di vitamina C, la neutracetica si concentrerà sul pomodoro, non potendo prescrivere ai pazienti una scorpacciata di spezia piccante. Anche il burro ha le sue buone proprietà, ma è grasso e calorico: pensare di poter guarire qualcuno con una dieta a base di burro è controproducente e rischioso. Oggetto di studio della nutraceutica sarà quindi un alimento d'origine naturale che sia facilmente reperibile a tutti, e il cui consumo permetta a chi lo fa di stare in salute. Per fare questo l'alimento deve rispondere ad alcuni concetti chiave della disciplina: non favorire il sovrappeso, apportare vitamine, minerali e acidi grassi essenziali alla salute e avere un'azione farmacologica, tenendo presente che il bacino d'interesse cambia a seconda del paese in cui si sviluppa la disciplina. Ad esempio, la nutraceutica si occupa dei cibi ASI, acronimo che sta a riferire cibi appetibili, sazianti e ipocalorici in modo sufficiente: trovare questi cibi e prescrivere una dieta a base di questi cibi è compito della nutraceutica. Carne, pesce e uova sono ASI se cucinati in modo magro, mentre non tutta la frutta è ASI (pensiamo ai cachi e alle banane, o ai datteri), alcuni latticini sono ASI (la ricotta) ma i formaggi no. Questo tuttavia è solo uno degli aspetti della nutraceutica. Per chi fosse interessato a saperne di più: Società italiana di Nutraceutica
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