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Donne rifatte, l'ansia del ritocco non risparmia nessunoSono sempre di più le donne rifatte, che cioè si concedono qualche ritocco extra per rimandare a casa i segni del tempo e i difetti estetici: donne rifatte che vediamo sempre più in televisione e sui giornali, ma non solo. Le rifatte ormai sono una regola nella bella società e chi può, soprattutto dopo i cinquanta, ricorre alle mani del chirurgo. Con esiti spesso devastanti.
Sguardi incantati (nel senso di immobili), occhi sbarrati, zigomi come mele renette e pelle tesa e lucida. Per non parlare del seno e delle labbra. Ormai le donne rifatte che esibiscono dei labbroni da fatalone sono la regola. Labbra tanto gonfie da apparire grottesche. E se pensate che questo eccesso di ritocco coinvolga solo le donne dello star system, le donne più agiate e quelle che per mestiere devono avere un'immagine estetica impeccabile (finché, come si suol dire, il troppo non stroppia, e allora anche la direttrice del centro estetico sembra più che ritoccata tumefatta), ricredetevi alle parole del chirurgo estetico Giulio Basoccu, docente all'Università Sapienza di Roma. Il quale parla sì, di donne rifatte, ma appartenenti a una categoria particolarissima, quella delle mogli dei chirughi. Forse perché i mariti non possono dire loro di no. "Ormai è un'epidemia di occhi perennemente sbarrati, labbra a canotto e volti piatti e traslucidi per i troppi lifting, e questo fra gli stessi specialisti del settore e le loro mogli. Un po' perché quando hai lo strumento a disposizione la tentazione di ricorrervi è notevole, e c'è il rischio di non sapersi moderare. Un po' perché dire di no alla propria moglie è sempre molto difficile", spiega Basoccu, intervistato dall'Adnkronos Salute. Putroppo l'eccesso nella chirurgia plastica genera disarmonie estetiche tali da risultare sgradevoli. Ma la febbre da bisturi non è solo al femminile. Non esistono solo donne rifatte, e neanche mogli e compagne di chirurghi plastici che hanno approfittato troppo dei loro mariti. Gli stessi chirurghi, spiega Basoccu, inseguono giovinezza e bellezza, come se fossero le vetrine del loro lavoro: e quindi anche lì. Palpebre tirate, colli tirati, zampe di gallina stirate, nasi a punta e zigomi pronunciati. Quel che si rischia è l'effetto stereotipo, ovvero quando, la ricerca della bellezza, più che darti i risultati sperati, ti si ritorce contro. Link utili: Errori e orrori della chirurgia plastica
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