Sei in Medicina interna » Rilievo » Artrite psoriasica, i sintomi e quali sono le possibili cure
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La malattia reumatica cronica che stravolge la qualità della vita di chi ne soffre
L’artrite psoriasica è una patologia reumatica che coinvolge il sistema immunitario, il quale invece di proteggere l’organismo si rivolge contro le strutture articolari provocando infiammazioni più o meno profonde. Ancora non è chiaro quali siano i soggetti maggiormente a rischio di sviluppare questa malattia, ma circa il 30% di coloro che soffrono di AP ha avuto casi in famiglia caratterizzati da psoriasi o da artrite psoriasica.
Solitamente questo disturbo appare dopo 10 anni o più dalla comparsa di psoriasi e colpisce una fascia di età che varia tra i 20 e i 40 anni, mentre solo in rarissimi casi prima dei 16 anni. L’AP fa parte di quelle che vengono definite spondiloartriti sieronegative, ovvero una tipologia di reumi negativi al Ra-test. Ad oggi l’unica diagnosi possibile resta quella clinica, poiché non esiste un test di laboratorio specifico. È possibile determinare se ci sono danni alle articolazioni con esami radiografici, mentre l’aspetto reumatologico viene valutato con esami per la velocità di eritrosedimentazione (VES), proteina C reattiva (PCR) e uricemia.
L’artrite psoriasica colpisce ginocchia, anche e piedi, ma può coinvolgere la colonna vertebrale (spondilite) e le articolazioni delle mani, tuttavia ci troviamo di fronte a una malattia progressiva che nel tempo può coinvolgere un numero maggiore di articolazioni.
I sintomi sono: dolore e tumefazione delle grandi articolazioni, tendiniti recidivanti e il mal di schiena a riposo. Inoltre la presenza delle tipiche lesioni desquamanti della psoriasi completa il quadro clinico.
In Italia per curare questa difficile patologia i farmaci più utilizzati, sono i FANS, (antinfiammatori non steroidei) i quali riescono a controllare i sintomi, ma non agiscono direttamente sulla malattia e, anche se presentano molti effetti collaterali, spesso risultano indispensabili. I farmaci di fondo, detti anche DMARDs invece servono a modificare il decorso dell’AP ma sono utilizzati in casi di reumi acuti. Attualmente i trattamenti che risultano essere i più efficaci in commercio sono i cosiddetti farmaci biologici, ovvero forti immunosoppressori creati dalla scienza biotecnologica che però risultano avere prezzi poco accessibili. |