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L' acalasia esofagea

immagine malattia acalasia_esofagea.jpgL’acalasia esofagea è un disordine di tipo motorio dell’esofago, in cui lo sfintere esofageo inferiore non riesce a rilassarsi e quindi a impedire il reflusso del contenuto gastrico. Questa è una malattia rara che colpisce un uomo o una donna su 10.000.

 


Sintomi
I sintomi che caratterizzano l’acalasia esofagea sono:
-alitosi
-disfagia (difficoltà a deglutire)
-rigurgito
-dolore toracico
-infezioni respiratorie ricorrenti

Diagnosi
Per diagnosticare questa malattia serve un esofagogramma, cioè un RX dell’esofago, in genere con liquido di contrasto. Se l’analisi evidenzia una dilatazione dell’esofago e un restringimento del tratto finale vuol dire che si è affetti da questo disordine.
Inoltre se l’ RX ha esito positivo il paziente dovrà sottoporsi ad una esofagogastroscopia  per escludere la presenza di una neoplasia. Questa indica che il paziente è affetto da una pseudoacalasia (cioè un’acalasia esofagea provocata da alterazioni come: l’ adenocarcinoma, o le stenosi peptiche).
Qualsiasi genere di anormalità mucosa deve essere analizzata tramite dei prelievi istologici.
Altra analisi molto utile è la Manometria esofagea per esaminare nel dettaglio i sintomi di questa malattia e vedere ad esempio se lo sfintere non si rilassa completamente o ha un rilassamento, ma inferiore ai 5 secondi.

Terapia
Le cure previste per l’acalasia esofagea sono:

1)    terapia farmacologica: basata sulla somministrazione di nitrati e calcioantagonisti. Questa cura tende a migliorare
       la situazione circa nel 70% dei casi, ma non è risolutiva e nel tempo tende a provocare mal di testa e
       abbassamento dei livelli pressori arteriosi.
       Generalmente viene prescritta a pazienti che non possono sopportare intervento o in attesa dell’intervento.

2)    Trattamento endoscopico:  al paziente sotto sedazione viene inserito tramite la bocca un dilatatore (palloncino
       cilindrico) per realizzare una dilatazione pneumatica del cardias. Questo trattamento generalmente viene
       prescritto ai pazienti che non possono sottoporsi al trattamento chirurgico, poiché molto spesso (nel 53% dei
       casi) richiede di essere ripetuto aumentando così la possibilità del verificarsi di complicazioni come la
       perforazione esofagea. Se il paziente malato di acalasia esofagea è soggetto a qualche disordine di tipo
       coagulativo, o è affetto da una malattia polmonare o ha un aneurisma toracico, o se ha recentemente avuto un
       infarto miocardico o è stato sottoposto a laparotomie o a chirurgia esofagea tale trattamento non può essere
       eseguito.

3)    intervento chirurgico: questo intervento viene eseguito in laparoscopica e consiste nella sezione degli strati
      muscolari esofago-cardiali. L’operazione può durare da un’ora a due ore e richiede un’ospedalizzazione di tre
      giorni. Questa cura per l’acalasia esofagea è la più utilizzata perché i sintomi della malattia scompaiono nel 90%
      dei casi.

4)    terapia con iniezione endoscopica di botulino:  questa cura è stata introdotta recentemente e viene utilizzata per i
      pazienti che non possono sottoporsi ad intervento chirurgico e in persone anziane. Tale procedura è risolutiva nel
      65% dei casi.

Materiale di approfondimento:
Acalasia esofagea e terapia    

Terapia Acalasia esofagea
Refertazione endoscopica acalasia esofagea







 

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