Sei in Medicina interna » News » Epatite A: nuovi focolai causati da frutti di bosco
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L'Istituto Superiore di Sanità invita le Asl a monitorare le potenziali cause dei contagi in aumento in Italia, tra cui sarebbero anche i frutti di bosco congelati
Il Sistema Epidemiologico Integrato dell'Epatite Virale Acuta (SEIEVA), che si occupa della sorveglianza e dell'indagine sull'Epatite Virale Acuta, ha negli ultimi mesi trasmesso dati allarmanti sulla diffusione dell’epatite A in Italia. Le notifiche di contagi trasmesse da 16 regioni italiane nel periodo tra marzo e maggio 2013 sono infatti nettamente superiori rispetto a quelle relative allo stesso periodo nel 2012.
Alla luce di questa situazione, il Ministero della Salute ha sottolineato la necessità di intensificare la sorveglianza sull’Epatite virale A. Il Ministero ha inoltre invitato a segnalare immediatamente all’Istituto Superiore di Sanità i nuovi casi di contagio e ha assegnato alle Asl il compito di condurre indagini sulle potenziali cause di infezione.
L’epatite A è una patologia del fegato la cui insorgenza è causata dal virus HAV. L’infezione si trasmette per via oro-fecale ed è causata da consumo di acqua inquinata e di vegetali lavati con essa.
Lo scorso Aprile si è manifestato un focolaio nel nord Europa che è stato causato da frutti di bosco congelati; lo scorso 17 maggio in Italia è stata comunicata un’allerta relativa al consumo di questi prodotti.
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