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La sindrome dell’occhio secco: una malattia che si tende a sottovalutare
La malattia dell’occhio secco è in significativo aumento negli ultimi anni. Spesso i sintomi vengono confusi con quelli della stanchezza, ma in realtà il disturbo se trascurato può diventare una grave patologia. É fondamentale per evitare complicazioni la diagnosi precoce.
Tra i sintomi che caratterizzano la secchezza oculare ci sono: bruciore, fotofobia, sensazione di avere della sabbiolina o un corpo estraneo sotto la palpebra, gonfiore, difficoltà ad aprire gli occhi e nei casi di maggiore gravità annebbiamento della vista e dolore. Chi soffre di occhio secco può anche avere disturbi alla gola, sinusite o congestione nasale, disturbo al seno paranasale, mal di testa, raffreddori frequenti e congestione al centro dell’orecchio. In questi casi appena ci accorge che il fastidio all’occhio si ripete con regolarità, bisogna consultare il medico oculista per evitare che la sindrome possa peggiorare. La sindrome dell’occhio secco, non è semplicemente un fastidio, riduce ed altera nel tempo il flusso di lacrime che inumidisce la superficie oculare. Le lacrime subiscono una diminuzione della componente acquosa, rimanendo solo la parte salina che irrita, provocando lesioni alla struttura esterna dell’occhio ed indebolendo il film lacrimale. Solitamente la patologia si presenta dopo i 40 anni, le cause principali sono: Uso eccesivo di monitor e video terminali Ambiente mal sano: ambienti in cui l’aria è molto secca a causa per esempio di aria condizionata o riscaldamento Malattie croniche: come l’epatite C Uso improprio e prolungato di lenti a contatto Eccessiva esposizione a vento e luci intense Cosmetici: prodotti contorno occhi di scarsa qualità che penetrando nell’occhio possono alterare il film lacrimale Interventi chirurgici all’apparato oculare Molte persone confondono la patologia della secchezza dell’occhio con disturbi causati dall’avanzare dell’età, rischiando di tralasciare i sintomi che vengono soltanto alleviati e non curati. Consigli per prevenire e curare la secchezza dell’occhio: Preferire gli occhiali alle lenti: questi proteggono l’occhio grazie al vetro, che funge da barriera contro gli agenti atmosferici senza però essere a diretto contatto con il bulbo Lacrime artificiali: utilissime, soprattutto per chi trascorre molto tempo davantial monitor, però solo a scopo preventivo cioè prima che la patologia si manifesti clinicamente Colliri anti-infiammatori a base di cortisone: da usare dietro prescrizione medica, in caso di infiammazione, disturbi visivi e senso di sfregamento. Recentemente sono entrati in commercio dei sostituti lacrimali che agiscono a più livelli dando subito sensazione di sollievo, combattendo gli effetti provocati da troppo sale nelle lacrime.
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