Gli scienziati hanno scoperto la capacità di piccole e rare cellule staminali di sanare tessuti complessi, compromessi da malattie o traumi

Due nuovi studi hanno provato come le cellule staminali VSELs potrebbero segnare un nuovo sviluppo delle terapie rigenerative di tessuti complessi.

Il primo studio, svolto dai ricercatori dell’University of Michigan e NeoStem (società biofarmaceutica statunitense) ha impiantato VSELs umani nella concavità che era stata prodotta da una ferita cranica, fornendo così la prima dimostrazione che queste cellule potrebbero effettivamente creare strutture di tessuto formate da diversi tipi di cellule.

Il secondo si è concentrato sui metodi di isolamento di queste cellule rare e ha sottolineato l’importanza di non confonderle con altre staminali embrionali pluripotenti, o con le cellule staminali adulte monopotenti.

È ovvio che ci sia bisogno di ulteriori studi per capirne bene il compito e il modo di sfruttare il loro incredibile potenziale.