In aumento i casi di contagio della " bronchite di giugno”: nell’ultima settimana si è passati da 120 mila a 150 mila casi a settimana. Come spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, questa forma di infezione delle vie respiratorie è causata da streptococco penumonie ed è associata all’atipica situazione meteorologica di questa fine primavera-inizio estate.
A causa degli sbalzi termici e degli spostamenti da luoghi con temperatura calda a luoghi con temperatura fredda si blocca la 'clearence muco-ciliare', ovvero il naturale meccanismo di difesa delle vie respiratorie. La mancata eliminazione del muco prodotto favorisce il contagio del virus.
La bronchite di giugno si manifesta con sintomi, quali naso chiuso e febbre, che possono perdurare oltre i 4-5 giorni; in questo caso puo’ trattarsi di sovrainfezione batterica.
Il consiglio dell’esperto è quello di evitare gli sbalzi di temperatura e acclimatarsi, ad esempio azionando l’aria condizionata e aspettando che l’abitacolo dell’auto si rinfreschi prima di salire.
Per prevenire l’insorgenza della bronchite, assumere eventualmente dei probiotici.