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La febbre del Nilo, la nuova arrivata?
febbre del nilo

Ha già fatto vittime nel mondo animale e si sospettano alcuni casi anche tra le persone. Si chiama febbre del Nilo e anche se non è ancora un vero e proprio caso qualcuno già sospetta che si parlerà di nuova epidemia. Ma da dove arriva la febbre del Nilo? Meglio conoscerla per non averne paura.

 

 

 

Speriamo davvero che non scoppi un caso. Prima che si cominci a parlare, nel giusto o no, di epidemia, è bene fare chiarezza sulla ormai nota febbre del Nilo. La febbre del Nilo ha cominciato a far parlare di se a causa di alcuni casi conclamati della malattia in alcuni animali in Sardegna. In particolare le vittime di questo virus sono stati i cavalli dell'isola. Ma esistono già dei casi sospetti sull'uomo.

La febbre del Nilo occidentale è causata dal virus del Nilo occidentale, West Nile Virus, un distretto della regione dell'Uganda. Non è una tipica infezione degli animali, infatti il primo caso nel 1937 fu diagnosticato su una donna affetta da febbre particolarmente alta. Il virus del Nilo occidentale però può colpire anche gli animali, come evidentemente nel caso dei cavalli in Sardegna. I cavalli affetti dalla febbre del Nilo in Sardegna sono rimasti vittime della malattia, ma sull'uomo come avviene l'infezione?

Merito forse delle temperature eccessivamente calde e dell'invasione sempre più diffusa anche nel nostro paese di insetti "esotici", ance questo virus si trasmette a seguito delle punture di zanzare. Quindi maggiori sono i casi d’infezione e la quantità di zanzare nell’ambiente e maggiore sarà la probabilità di contrarre la malattia. Ma nella lista pericolosa non sono da sottovalutare la presenza di animali infetti. La febbre del Nilo può contagiare anche gli animali e di particolare importanza sono gli uccelli migratori responsabili della diffusione del virus nel mondo. Risulta chiaro perciò che l'unico vero modo di respingere la diffusione del virus è quello di ridurre la diffusione degli insetti, l'uso di repellenti e tenersi alla larga dagli animali infetti o presunti tali e naturalmente di quelli che già sono state vittime dell'infezione. 

Non esistono vaccini o farmaci specifici per trattare la febbre del Nilo. Se quindi sospettiamo di essere stati infettati i primi sintomi si renderanno visibili nei successivi 3 o 5 giorni. Altrettanto corta è la durata dei sintomi nella maggioranza dei casi non complicati. L’infezione lascia un’immunità permanente. In linea generale la malattia ha decorso benigno, anche se la manifestazione dei sintomi possono risulatare molto violenti. Febbre alta, sintomi gastrointestinali, tremori severi, eruzioni cutanee, dolori muscolari, difficoltà respiratorie, sono tra le manifestazioni più severe della febbre del Nilo. Tuttavia, in meno del 15% dei casi, può degenerare in meningite o encefalite, specie nei soggetti anziani od immunocompromessi.

La febbre del Nilo  

Infezione sotto controllo  

Prevenzione febbre del Nilo