Malattia di Paget del capezzolo, una minaccia sottovalutata
La malattia di Paget è una malattia di tipo tumorale, che compare dopo i quarant'anni soprattutto nelle donne e si presenta sotto due forme: una forma mammaria (detta malattia di Paget del capezzolo), più comune e che interessa la zona del capezzolo femminile.
Una extra-mammaria, la cui tipologia più frequente è la vulvare, che può comparire in entrambi i sessi e in regioni anatomiche ricche di ghiandole sudoripare (ascelle, regione perineale, perineo, vulva, scroto).
Da non confondersi con la malattia di Paget delle ossa o morbo di Paget, la malattia di Paget è una neoplasia caratterizzata dalle cellule di Paget: tali cellule sono una varieta' rara di differenziazione di cellule primitive epidermiche e si possono riscontrare isolate oppure raggruppate a nidi negli strati intermedi dell’epitelio o nel contesto degli annessi cutanei, principalmente delle ghiandole apocrine.
I sintomi principali della malattia di Paget sono la presenza di un'area ulcerosa o eczematosa, di solito umida o sanguinante, variabilmente con secrezione e squame, generalmente molto circoscritta ma in progressione e ignorata per questo dalla paziente.
E' per la sua natura subdola, che la malattia di Paget viene diagnosticata tardivamente, quando l'area rossa si estende e provoca prurito, fastidio o bruciore: a quel punto, per mezzo di un esame citologico o una biopsia dell'area interessata si può effettuare la diagnosi.
Normalmente la malattia di Paget, mammaria o extrammamaria, ha la stessa invasività di un normale tumore, con coinvolgimento isotologico dei linfonodi nelle forme già estese e possibilità di metastasi.
Raramente la malattia di Paget, proprio per la sua diagnosi tardiva, è in situ: in tal caso, di solito grazie a diagnosi tempestiva, si procede con la rimozione dell'area eczematosa e la cura farmacologica.
Link utili:
Malattia di Paget della vulva
Malattia di Paget del capezzolo
Malattia di Paget
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