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epitrocleiteEpitrocleite ed epicondilite: dal gomito del golfista a quello del tennista

Ci sono dei disturbi che prendono il nome popolarmente dalle attività svolte che li hanno generati: tra questi potremmo citarne tra molto pittoreschi, ovvero il ginocchio della lavandaia (ovvero la borsite prerotulea), il gomito del tennista (più specificatamente detto epicondilite) e quello, addirittura, del golfista (o epitrocleite). Ma a ben guardare ce ne sarebbero altri, come il ginocchio della monaca, il tunnel carpale da mouse, eccetera...

Tutti questi termini stanno a indicare disturbi osteoarticolari, che possono essere di natura traumatica (stare sempre inginocchiati) o infiammatoria nel continuo esercizio di certe parti (come i tendini) che vengono così sottoposte a logorio.  

In particolare, sia l'epicondilite che l'epitrocleite sono delle forme di entesopatia, un trauma o un'infiammazione dell'entesi, ovvero della giunzione osteotendinea, la zona d'incrocio del tendine o legamento a un osso che è attraversata da molti ricettori nervosi. Una entesopatia può essere anche associata ad alcune malattie mataboliche o endrocrinologiche, ma in particolare i disturbi dell'epicondilite e dell'epitrocleite sono di origine infiammatoria.

Nel caso dell'epicondilite (omerale o del gomito), ovvero del gomito del tennista vi è un'infiammazione dei tendini del gomito (epicondilo laterale): di solito ne soffrono molti sportivi tra quelli che fanno esercizi con le braccia, ma anche un pianista o un pittore può soffrirne. L'ideale, dato che si tratta di un'infiammazione dolorosa e invalidante, è la prevenzione, ad esempio, nel caso di chi fa sport con esercizi di stretching per le articolazioni. 

L'epicondilite può, se non curata, svilupparsi in forma cronica. I sintomi sono dolore e indolenzimento che crescono di durata fino a diventare inabilitanti. La diagnosi è di tipo clinico o con ecografia tendinea. La terapia si basa sul riposo e sull'uso di antinfiammatori, mentre in casi particolarmente gravi si possono valutare le vie chirurgiche.

Più rara è l'epitrocleite (omerale) o gomito del golfista anche se simile all'epicondilite. L'epitrocleite interessa alcuni muscoli: il muscolo flessore radiale, quello ulnare del capo e quello palmare lungo. L'infiammazione da epitrocleite è tanto specifica da riguardare propriamente chi fa golf o attività molto simili, e che accusa forte dolore in certi movimenti tipici, che vengono anche usati come criterio diagnostico clinico (manovra di Thompson: compressione della parte con le dita). L'epitrocleite può presentare come sintomatologia la presenza di edema e di sclerosi reattiva.

La cura per l'epitrocleite è di tipo farmacologico (analgesici).

Link utili:

Il gomito del tennista

Il gomito del golfista

Il ginocchio della lavandaia

 

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